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Customer Data Platform: cos’è, come funziona e quali sono i vantaggi

CDP: cos’è

La CDP o Customer Data Platform è una piattaforma utilizzata per la raccolta e l’aggregazione dei dati dei clienti in un unico database. La CDP consente di dialogare con tutti i software e canali digitali in possesso dell’azienda, tracciare il comportamento degli utenti e integrare i dati con altri software aziendali.

I dati raccolti da una CDP possono includere:

  • Dati sulle transazioni relative ad acquisti passati
  • Cronologia di navigazione
  • Dati demografici
  • Dati contabili
  • Dati comportamentali
  • Download o clic su file
  • Dati sull’utilizzo del prodotto
  • Dati dei partner e di terzi

Il vantaggio principale derivante dall’utilizzo della CDP riguarda la possibilità di aggregare diverse fonti di dati (online e offline) e utilizzarli al fine di avere una visione completa del cliente, la cosiddetta “Single Customer View” e fornire una comunicazione efficace e personalizzata.

Le differenze tra CDP, CRM e DMP

Le CDP si distinguono da altre piattaforme di CRM e DMP perché utilizzano principalmente dati di prima e seconda parte e si basano su informazioni reali e veritiere sull’identità e il comportamento dei consumatori. I CRM sono molto simili alle CDP ma non gestiscono più tipi di dati e utilizzano solo dati di prima parte. Le DMP invece utilizzano solo dati di terze parti e sono progettate principalmente per migliorare il targeting degli annunci sulla rete display e video.

Una CDP quindi è un software più orientato ad una raccolta dettagliata e centralizzata di dati provenienti da più fonti affidabili, questo è ciò che la distingue anche dalla Marketing Automation che è più orientata ad automazioni che si verificano in risposta a determinate azioni intraprese dagli utenti.

SALESmanago: AI driven Customer Data Platform & Marketing Automation

SALESmanago è una Customer Data Platform che consente di raccogliere tutti i dati dei tuoi contatti, indirizzare e personalizzare le tue campagne e ricostruire il profilo dei tuoi clienti con l’utilizzo di dati comportamentali e transazionali in tempo reale. La piattaforma consente di realizzare campagne multicanale e impostare regole per l’automazione determinando le azioni che dovranno essere implementate a seguito di un determinato comportamento del proprio cliente. Inoltre, dà la possibilità di automatizzare il coinvolgimento dei visitatori del sito grazie alla creazione di contenuti personalizzati e dinamici, programmi di lead nurturing e di scoring e delle activation campaign con offerte dinamiche e sconti personalizzati. Infine, SALESmanago dà la possibilità di avvalersi dello strumento “Copernicus”, un potente motore di raccomandazioni che grazie a machine learning e AI analizza le transazioni, i profili dei clienti e il traffico sul tuo e-commerce per fornire agli utenti consigli sui prodotti che potrebbero essere di loro interesse, e ti informa su quelli che potrebbero potenzialmente acquistare.

Perché scegliere SALESmanago

I vantaggi relativi all’utilizzo di SALESmanago sono molteplici:

  • Aumento del tasso di acquisizione di nuovi lead
  • Incremento del ROI
  • Monitoraggio del comportamento degli utenti (es. data di compleanno, preferenze sui prodotti…)
  • Personalizzazione e semplificazione delle strategie di marketing sul ciclo di vendita
  • Migliore interazione con i clienti e con il sito e-commerce
  • Fidelizzazione dei clienti

Vuoi aumentare le vendite del tuo e-commerce? Hai bisogno di una consulenza personalizzata? Se sì, CONTATTACI!

Come analizzare le keyword dei competitor?

Che cos’è un’analisi delle parole chiave della concorrenza?

Nel digital marketing, è fondamentale individuare, analizzare e monitorare le azioni dei propri concorrenti, in quanto i risultati che riuscirai a raggiungere potrebbero essere influenzati anche da quello che fa la concorrenza.

L’analisi dei competitor fa parte della keyword research e serve a comprendere come si posiziona la concorrenza, quali keyword utilizza per posizionarsi e come puoi superarli indirizzando più lead al tuo sito web.

Come eseguire un’analisi delle parole chiave della concorrenza

Il primo passo nella ricerca delle parole chiave della concorrenza è sapere come ti posizioni rispetto ai tuoi competitor, ovvero coloro che si classificano per lo stesso tipo di parole chiave del tuo sito web. Per trovarli, inizia con una semplice ricerca su Google. Scoprirai spesso che questi concorrenti hanno le più alte classifiche organiche e commerciali. Scegli le parole chiave principali più rilevanti per la tua attività per vedere chi sta dominando. Potresti essere sorpreso di vedere chi è in competizione con te per le tue stesse parole chiave!

Una volta individuate, organizza le keyword in Excel. Ciò significa che avrai bisogno di una strategia per organizzare i dati in modo che tutte le informazioni per ogni singola parola chiave siano chiaramente visualizzate nel foglio di calcolo. Ciò è particolarmente importante quando raccogli dati da più fonti, ad esempio se utilizzi sia Google Ads che Semrush.

Inizia esaminando e valutando accuratamente l’elenco delle parole chiave della concorrenza:

  • Controlla le parole chiave che condividi con i tuoi concorrenti ed elimina quelle che non hanno senso per la tua attività.

Per identificare rapidamente quali parole chiave sono più importanti di altre, quindi, devi eseguire un’analisi manuale delle parole chiave dei tuoi concorrenti e considerare la loro rilevanza, traffico organico e SERP attuali.

  • Rivedi le SERP per ogni parola chiave evidenziata e annota eventuali opportunità organiche o a pagamento che potresti aver perso e come potresti indirizzarle.

Dopo aver ristretto l’elenco delle parole chiave della concorrenza alle parole chiave più pertinenti o accessibili e aver esplorato tutte le opportunità di traffico organico tue e dei tuoi concorrenti, il passo successivo è incrociare i risultati organici con il traffico a pagamento dei tuoi concorrenti.

  • Presta particolare attenzione alle parole chiave per le quali i tuoi concorrenti si posizionano più in alto.

Osservare i contenuti che indirizzano la maggior parte del traffico verso i tuoi competitor è un ottimo modo per ottenere informazioni sulla loro strategia.

  • Identifica il “Keyword Gap”, ovvero seleziona le keyword per le quali non ti stai posizionando.

Per capire su quali tipi di contenuti concentrarti e definire meglio la tua content strategy, cerca di colmare il divario con contenuti che possono essere posizionati in modo da ottenere una fetta del traffico organico.

Tuttavia, per posizionarsi per tali query di ricerca è necessario migliorare la UX del tuo sito e lavorare anche sulla SEO.

Hai ancora dubbi sull’analisi competitiva? Hai bisogno di una consulenza personalizzata? Se sì, CONTATTACI! Ti aiuteremo ad elaborare la strategia di marketing più adatta al tuo settore e a far crescere il tuo business!

Come impostare workflow che convertono con la marketing automation

I workflow: la base delle logiche di automazione

I workflow, sono flussi di e-mail automatici in grado di raggiungere il cliente in base al suo comportamento, oppure anticipandolo per stimolare un’azione. Questo permette di risparmiare tempo e di sfruttare i dati che le piattaforme di Marketing Automation immagazzinano per personalizzare le e-mail inviate e tracciare in modo più preciso i risultati di ogni attività.

Un workflow è composto da:

  • Invio di un messaggio
  • Tempi di attesa tra un messaggio e l’altro
  • Trigger di ciascun messaggio

Ad esempio, possiamo definire dei flussi di messaggi automatici basati su trigger e risposte degli utenti che seguono percorsi diversi a seconda delle risposte degli utenti.

L’obiettivo di impostare workflow è coltivare il rapporto e accompagnare il destinatario alla conversione, qualunque essa sia.

10 esempi di workflow per la tua strategia di Marketing Automation

  • EMAIL DI BENVENUTO

Per accogliere gli utenti che si iscrivono alla tua newsletter, dopo averli ringraziati, puoi mostrar loro i prodotti o i contenuti più interessanti per loro, indicare i profili social o invitarli a contattarti se dovessero aver bisogno di ulteriori informazioni.

  • WORKFLOW BASATO SUI CONTENUTI

Questo workflow si attiva se qualcuno effettua il download del cosiddetto lead magnet, ovvero il contenuto scaricabile a seguito della compilazione di un form.

I lead magnet possono essere: infografiche, paper, case study, video-tutorial educazionali.

Sulla base dell’argomento del lead magnet si possono poi impostare una serie di email relative a quello stesso argomento, fino ad arrivare alla proposta finale di acquisto.

  • PROVA GRATUITA

Ogni prospect che richiede una prova gratuita è un contatto prossimo all’acquisto. Per questo motivo, vale la pena inviare subito una e-mail automatizzata per ringraziarlo e mantenerlo attivo. Ad esempio, si possono successivamente inviare e-mail con video-tutorial esplicativi, link con risorse utili, informazioni e guide che rendano l’esperienza migliore. In più, si possono chiedere dei feedback sulla sua esperienza d’uso e proporgli sessioni di formazione ed invitarlo ad apprendere meglio i vantaggi del prodotto o servizio che sta testando.

  • CARRELLO ABBANDONATO

Uno dei più classici e profittevoli esempi di e-mail marketing automation è proprio quello del carrello abbandonato. Anche in questo caso, si potrebbe incentivare all’acquisto attraverso un piccolo omaggio, proponendo la spedizione gratuita, o offrendo uno sconto.

  • EVENTO

Se stai organizzando un evento, o un webinar, è una buona idea utilizzare l’email marketing per inviare una comunicazione prima dell’evento e un’altra ad evento terminato a tutti gli iscritti. Questo ti aiuterà a mantenere alta l’aspettativa, infondendo un sentiment di attesa positiva e, a fine evento, riuscire a mantenere un dialogo con i partecipanti e proporre altre iniziative o l’acquisto di un prodotto o servizio.

  • ARTICOLI AGGIUNTIVI

Un’altra tattica molto efficace è inviare un messaggio alle persone che hanno già effettuato l’acquisto mostrando loro dei prodotti affini a quelli acquistati. Questo ti aiuterà anche a comprendere le esigenze e le preferenze dei tuoi utenti.

  • ACQUISTO RICORRENTE

Ai clienti che acquistano con una certa regolarità, si possono inviare delle mail che ricordino loro che le scorte stanno finendo e incentivarli a ripetere l’acquisto.

  • WORKFLOW PER UPSELLING

Ai clienti alto spendenti si possono proporre prodotti e servizi diversi. I wokflow possono essere utilizzati, in questo caso, per aggiornare o proporre offerte di valore superiore ai clienti esistenti, o proporre prodotti complementari in base a quello che hanno già acquistato.

  • RICHIESTA RECENSIONE O FEEDBACK

Invia un’e-mail al tuo elenco di contatti e chiedi loro un feedback sul tuo prodotto/servizio. Questo aiuterà ad avere un database dei tuoi referral, sarai in grado di determinare quali sono gli utenti più attivi e attirare nuovi e potenziali clienti.

  • FOLLOW UP PER CHI VISITA IL TUO SITO WEB

Se i pixel di tracciamento e conversione sono ben configurati sul tuo sito web, puoi impostare dei workflow e inviare contenuti ai lead in base alle pagine del sito web che hanno visitato e inviare loro tutte le informazioni utili per portare il lead a compiere il passo successivo.

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SEO e PPC: come ottimizzare la propria strategia di data-driven marketing

Come posizionarsi nella SERP

I risultati di ricerca sono diventati molto più dinamici e personalizzati e questo rende più difficile che mai apparire nella SERP di Google. Per questo motivo è di fondamentale importanza comprendere come appaiono le SERP nel tuo settore specifico.

Come superare dunque i propri concorrenti? In questo articolo ti guideremo nella scelta della strategia più adatta per raggiungere i tuoi obiettivi.

Esplora la concorrenza locale in SEO e PPC

Sia il PPC che la SEO possono aiutarti ad indirizzare traffico mirato al tuo sito web. Ma su quale di queste strategie dovresti concentrarti per prima?

Supponiamo che tu sia un’agenzia di marketing che opera nel New Jersey. Il CPC medio per Marketing e pubblicità in questo stato è di $ 4,31. In questo caso, potresti prendere in considerazione la possibilità di concentrarti maggiormente sulla SEO per attirare traffico organico. Se vieni dalla Virginia Occidentale, in media, devi spendere $ 0,55 per un clic per pubblicizzare i tuoi servizi lì. Significa che la concorrenza per gli spazi pubblicitari di ricerca a pagamento nelle SERP in questo stato è molto più bassa e una campagna PPC potrebbe fornire un buon ROI.

Scopri le funzionalità SERP nella tua nicchia

Oltre ai normali elenchi organici, le pagine dei risultati di ricerca possono contenere altre varianti di contenuto, come le funzionalità SERP. Queste funzioni sono elementi speciali che aggiungono più informazioni e contesto oltre i risultati di ricerca standard. Ad esempio, una delle funzionalità SERP di Google più popolari è un Featured Snippet, ovvero un particolare tipo di risultato di ricerca volto a rispondere alle domande degli utenti. Uno snippet viene visualizzato in una casella sopra i risultati organici, dando alla tua pagina una maggiore visibilità e aumentando la tua autorità come esperto del settore, indirizzando molto traffico sul tuo sito web. In genere, gli snippet in primo piano rappresentano un’opportunità per le pagine che si classificano nelle prime posizioni. Se non sfrutti le funzionalità SERP che sono rilevanti per il tuo sito web, potresti perdere una buona opportunità per occupare più spazio SERP di Google. Anche se il tuo sito web si posiziona bene nei risultati di ricerca a pagamento, vale comunque la pena provare a migliorare la visibilità e la credibilità della tua azienda nella SERP.

Scopri quanto sono popolari gli annunci di Google Shopping nel tuo settore

I Product Listing Ads o i risultati di Google Shopping ti consentono di mettere in evidenza i tuoi prodotti, in alto o in alto a destra di una SERP e sopra i normali snippet di Google Ads. Gli annunci di Google Shopping di solito portano a percentuali di clic più elevate rispetto ai normali annunci di testo. Di conseguenza l’aumento del traffico e dei clic implicherà spendere più budget pubblicitario. Se il tuo settore ha poca concorrenza in Google Shopping e c’è un piccolo numero di aziende che utilizzano i PLA, forse ha senso cogliere l’opportunità di indirizzare il traffico al tuo sito web attraverso questo canale. In questo caso, gli annunci di Google Shopping potrebbero essere meno costosi per conversione rispetto alla ricerca a pagamento e agli annunci display. Tuttavia, tieni presente che il PLA funziona solo per le attività di e-commerce che utilizzano Google Merchant Center.

Individua le strategie dei concorrenti

Per scoprire gli annunci con scheda di prodotto più performanti del tuo concorrente, cerca di capire qual è il numero di parole chiave per cui è apparso nei risultati di Google Shopping, il titolo e il prezzo del prodotto. Presta attenzione agli annunci più pertinenti e attinenti alla tua attività e analizza gli elementi di tali annunci per capire meglio cosa piace di più a Google. Disporre di tutte queste informazioni può aiutarti a capire come appare lo spazio di ricerca a pagamento di Google nella tua nicchia e come funzionano i PLA. Usa questi dati per essere più efficace nel promuovere i tuoi prodotti. Se non stai facendo offerte in base ai termini del tuo brand, potresti perdere alcune opportunità straordinarie per il tuo sito web quando gli utenti cercano il tuo brand.

Hai ancora dei dubbi? CONTATTACI SUBITO! Ti aiuteremo ad elaborare una strategia di successo e a centrare i tuoi obiettivi di data-driven marketing!

Google Ads: come migliorare gli annunci PPC con i sitelink

Come ottimizzare gli annunci su Google Ads?

Non sai come ottimizzare i tuoi annunci? Stai investendo molti soldi nella pubblicità ma non ottieni risultati? Spesso aumentare il budget non è l’unica soluzione per massimizzare i tuoi risultati. Un modo per ottenere maggiori clic sui tuoi annunci PPC è utilizzare le estensioni sitelink. Ma che cos’è un’estensione sitelink? I sitelink sono i link che appaiono sotto un risultato di ricerca di Google e si collegano ad altre pagine dello stesso sito Web presenti nei risultati di ricerca, da cui il nome “sitelink”. I sitelink vengono visualizzati nelle pagine dei risultati dei motori di ricerca (SERP) per aiutare gli utenti a trovare più rapidamente informazioni e pagine web pertinenti. Appaiono sia per i risultati di ricerca organici che per gli annunci a pagamento.

Tipi di sitelink

In genere, ci sono due diversi tipi di sitelink:

  1. Campagne sulla rete di ricerca: sotto gli annunci della rete di ricerca verranno visualizzati almeno due sitelink. Puoi avere fino a 6 link su desktop e 8 link su mobile.
  2. Campagne video: almeno due sitelink vengono visualizzati sotto gli annunci su YouTube quando vengono riprodotti su dispositivi mobili. Puoi mostrare fino a 4 sitelink.

Cosa sono le estensioni annunci di Google?

Quando aggiungi un sitelink a un annuncio a pagamento di Google, stai utilizzando la loro funzione di estensione sitelink. Google offre più estensioni annuncio, tra cui:

  • Estensione sitelink: questa estensione mostra link aggiuntivi al tuo sito web sotto il tuo annuncio. Questi sitelink possono essere pagine informative, pagine di prodotti o post di blog. I sitelink possono aiutare a migliorare la percentuale di clic (CTR) del tuo annuncio.
  • Estensione di località: un’estensione di località mostra il tuo indirizzo o la località più vicina. Questo tipo di estensione è essenziale per qualsiasi attività commerciale con una sede fisica in quanto può aiutare a incrementare le visite al tuo negozio.
  • Estensione di chiamata: Google visualizzerà il tuo numero di telefono o un pulsante di chiamata accanto al tuo annuncio. Questo tipo di estensione è utile per le aziende o le aziende B2B che offrono un servizio in quanto i potenziali clienti possono chiamarti direttamente dalla SERP.
  • Estensione callout: Google visualizza un’offerta o una promozione come “Consegna gratuita” o “Risparmia fino a X%”. Questo tipo di estensione è molto utile per gli annunci che hanno come target parole chiave con un alto intento di acquisto.

Perché le estensioni sitelink sono importanti?

Le estensioni sitelink utilizzano più spazio pubblicitario nelle SERP, questo consente di attirare maggiormente l’attenzione dei tuoi utenti. Inoltre, le estensioni sitelink aumentano anche il CTR, poiché gli utenti hanno più opzioni per le pagine web che risponderanno alle loro domande.

Ulteriori vantaggi per le tue campagne PPC includono:

  • Dati analitici dettagliati
  • Configurazione semplice (in Google Ads)
  • Personalizzazione per dispositivo

Per assicurarti che i tuoi sitelink siano visibili e ottimizzati correttamente, dovrai capire come utilizzarli nei tuoi annunci. I tuoi sitelink devono essere pertinenti alla query o alle parole chiave dell’utente. Quando crei i tuoi sitelink, dovrai pensare a quali parole chiave includerà l’utente, a che punto si trova nel suo percorso di acquisto e al loro intento generale.

Pertinenza

Allo stesso modo in cui Google classifica i risultati di ricerca organici o assegna agli annunci un punteggio di qualità, Google valuterà la pertinenza dei tuoi sitelink per il tuo annuncio e per l’utente. Ad esempio: in qualità di rivenditore di stampanti, potresti mostrare il tuo annuncio a qualcuno che cerca una stampante portatile. Un sitelink rilevante sarebbe una pagina di prodotto per una stampante portatile o una guida all’acquisto di una stampante portatile. Un sitelink irrilevante invece, rimanderebbe al tuo blog o al tuo catalogo prodotti completo. Queste pagine non sono ciò che l’utente cercherebbe con questa query.

Intento di ricerca

L’intento alla base della ricerca o della parola chiave avrà anche un impatto sulla pertinenza dei tuoi sitelink. Google sta migliorando nel comprendere il significato e l’intento dietro ogni ricerca. Può capire la differenza tra qualcuno che cerca di acquistare una stampante e qualcuno che cerca quale stampante sarebbe la migliore per loro. Dovrai capire anche questo. Considera per quali parole chiave vengono visualizzati i tuoi sitelink e i tuoi annunci e cerca di capire se l’utente è pronto per l’acquisto (utilizzando una parola chiave transazionale) o sta semplicemente effettuando una ricerca (utilizzando una parola chiave informativa). Ad esempio, chi cerca una stampante portatile non si aspetterebbe di vedere o fare clic sulla pagina di un prodotto, ma potrebbe essere più interessato all’acquisto di guide, blog e potenzialmente pagine di categoria. Dunque, quando imposti i sitelink di Google Ads devi anche considerare attentamente quali informazioni verranno visualizzate.

I tuoi sitelink dovrebbero essere brevi, avrai infatti a disposizione circa 20 caratteri sul desktop e 15 caratteri sul cellulare. Quando i tuoi sitelink sono attivi sui tuoi annunci, non dimenticare di continuare a monitorarli. È importante tenere d’occhio il rendimento dei tuoi sitelink in modo da poter apportare modifiche e test per ottenere i migliori risultati possibili.

Se hai impostato le estensioni sitelink ma non vengono visualizzate, i motivi potrebbero essere due:

  • Configurazione errata: controlla che tutti i campi necessari siano compilati nella configurazione dei tuoi sitelink.
  • Pertinenza: i tuoi sitelink devono essere pertinenti alla query del ricercatore o Google non li visualizzerà.

Campagne di ricerca

Le estensioni sitelink possono essere aggiunte gratuitamente alle tue campagne di ricerca. Paghi solo quando qualcuno fa clic su un sitelink correlato al tuo annuncio, proprio come faresti se qualcuno facesse clic sull’annuncio stesso. Tuttavia, poiché i sitelink aumentano la probabilità di un clic (CTR), potresti spendere complessivamente più di quanto faresti senza un sitelink perché riceverai più clic.

Campagne video

Allo stesso modo, l’aggiunta di un sitelink alla tua campagna video non aumenta il costo: ti verrà comunque addebitato un solo addebito quando il tuo annuncio viene mostrato 1000 volte (CPM). Non ti viene addebitato un costo diverso per avere sitelink sul tuo annuncio rispetto a non utilizzarli. Tuttavia, la visualizzazione di sitelink sul tuo annuncio può effettivamente ridurre il tuo costo per azione (CPA) poiché è più probabile che gli utenti facciano clic sul tuo annuncio.

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Che cosa sono i web crawler e come funzionano?

Che cos’è il crawler di un sito web?

I crawler, chiamati anche “spider” o “bot”, sono una componente vitale del processo di posizionamento SEO. Se vuoi che il tuo sito web sia ben posizionato deve essere indicizzato e, per essere indicizzati, i crawler dei siti Web devono essere in grado di trovare e classificare il tuo sito.

In questo articolo, spiegheremo cosa fa un crawler di siti Web e perché sono importanti.

Immagina Internet come un’enorme libreria carica di contenuti non organizzati, i crawler dei siti sono i bibliotecari di Internet. I crawler sono dei software che scansionano le pagine Web e indicizzano i contenuti utili in modo metodico e automatizzato. I motori di ricerca hanno i propri crawler del sito; ad esempio, Google ha i suoi “bot di Google”. Questi bot, visitano siti Web nuovi o aggiornati, analizzano il contenuto e i metadati e indicizzano il contenuto che trovano. Esistono anche crawler di siti di terze parti che puoi utilizzare per analizzare lo stato di salute del tuo sito Web o il profilo di backlink dei tuoi concorrenti.

Come funzionano i crawler di un sito?

Quando inserisci una query di ricerca in un motore di ricerca e ricevi un elenco di possibili corrispondenze, hai beneficiato del lavoro dei crawler del sito. I crawler del sito sono algoritmi complessi che hanno lo scopo di scansionare e comprendere un grande volume di informazioni. Ma come ottengono queste informazioni?

Ogni crawler esegue 3 azioni:

  • Scansiona il tuo sito web
  • Scansiona i contenuti sul tuo sito
  • Visita i link (URL) sul tuo sito

Tutte queste informazioni sono memorizzate su un enorme database e indicizzate in base alle keyword e alla loro rilevanza. Google assegna quindi i primi posti ai contenuti migliori, più affidabili, più accurati e più interessanti mentre tutti gli altri vengono rimescolati nell’elenco. Dunque è importante riuscire a posizionarsi sui motori di ricerca ma soprattutto fare in modo che i crawler riescano a trovare il tuo sito web! Se gli spider non analizzano un sito, non sarà possibile indicizzarlo e pertanto non verrà mostrato tra i risultati di ricerca. Infatti, se il tuo sito non viene sottoposto a scansione, non avrai alcuna possibilità di indirizzarvi traffico organico. Per questo motivo, è fondamentale che il tuo sito web non blocchi i crawler affinché riceva traffico organico dai risultati delle ricerche. 

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Sales manago: cos’è e come funziona

Cos’è SALES manago?

SALES manago è un sistema di machine learning che ti consente di individuare i visitatori del tuo sito, profilarli e successivamente attuare delle strategie mirate su ogni singolo individuo.

Grazie a questo strumento, sarà quindi possibile gestire i lead con informazioni sempre aggiornate in maniera automatica e in tempo reale, inviare comunicazioni personalizzate ottimizzando l’esperienza utente e migliorando le conversioni.

Quali sono i vantaggi?

I vantaggi derivanti dall’utilizzo di questa piattaforma sono molteplici, tra i più importanti vi sono:

  • Profilazione degli utenti
  • Gestione delle newsletter
  • Funzione live chat
  • Invio notifiche sms e push
  • Integrazione con cms, ecommerce e social media
  • Omnicanalità: i dati provenienti dal sito, dalla landing page, dai social media, email e app vengono raccolti e integrati autonomamente nel tuo CRM.

Come funziona?

SALESmanago identifica i visitatori del tuo sito, analizza il loro comportamento online e la cronologia delle transazioni. Inoltre, è in grado di riconoscere l’indirizzo IP del visitatore anche nel caso in cui fosse anonimo. Per questo motivo, riesce a formulare comunicazioni personalizzate durante il customer journey utilizzando una varietà di canali di marketing e vendita.

SEGMENTAZIONE

Il sistema segmenta i clienti e li raggruppa in sottogruppi. I contatti verranno automaticamente suddivisi in liste di contatti e integrate con il CRM. È possibile selezionare il tipo di evento che si intende tracciare e l’azione che verrà compiuta al compimento dell’evento stesso.

La segmentazione può avvenire in base a:

  • Attività svolte dai clienti: compilazione di un form, acquisto effettuato.
  • Interesse dimostrato nei confronti di una promozione
  • Tempo trascorso in una specifica sezione del sito
  • Reazione alle campagne di marketing

MONITORAGGIO

Rispetto a Google Analytics, il sistema di tracciamento di SALESmanago restituisce un quadro più dettagliato delle azioni compiute degli utenti. È possibile dunque comprendere quali sono le attività di marketing più efficienti e individuare le aree in cui è più conveniente investire. Esempio: se un utente vede il tuo annuncio su Google, entra sul tuo sito, esce e in un secondo momento effettua una ricerca e acquista sul tuo sito, Analytics segnalerà la conversione come organica ma in realtà la vendita è stata innescata da una campagna Google Ads. SALES manago invece, è in grado di tracciare tutti i passaggi e sarà più semplice per te capire da dove proviene quel lead e ricostruire tutto il percorso che ha seguito.

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15 consigli per migliorare il ranking di un sito sul motore di ricerca

Come migliorare il proprio posizionamento grazie alla SEO?

L’ottimizzazione per i motori di ricerca determina il posizionamento di un sito web nei motori di ricerca come Google. Qualunque sia l’attività che svolgi o che gestisci, una strategia SEO efficace è fondamentale per aumentare la visibilità online, attirare nuovi clienti, far crescere la tua attività e incrementare i profitti.

15 consigli per migliorare il tuo posizionamento SEO

  1. Creare contenuti di alta qualità

    I contenuti devono soddisfare i criteri EAT di Google: competenza, autorevolezza e affidabilità. Creare contenuti di qualità dovrebbe essere sempre una tua priorità.

  2. SEO on-page

    I contenuti non devono essere solo di alta qualità, devono anche essere ottimizzati per i motori di ricerca.

    Scegli una parola chiave principale per la pagina e tre o quattro parole chiave correlate, includi la parola chiave principale nel tuo URL, assicurati che il tag del titolo, la metadescription e l’H1 includano la tua parola chiave principale, varia la struttura del contenuto per renderlo scansionabile (ad esempio, usa H2 e H3 in modo efficace con elenchi puntati), assicurati che i link interni utilizzino un testo di ancoraggio efficace, includi almeno un’immagine. Le immagini rendono il contenuto visivamente più attraente e interessante per i lettori. I file di immagine devono riportare il nome del file di immagine e devono avere la parola chiave primaria come tag alt dell’immagine e titolo dell’immagine. Inserisci collegamenti a siti di alta qualità e link interni per coinvolgere l’utente e mantenerlo ingaggiato sul tuo sito.

  3. Keyword efficaci

    Le parole chiave sono fondamentali per l’ottimizzazione on-page. Quali parole o frasi potrebbero cercare gli utenti che idealmente potrebbero portarli alla tua pagina? Le keyword dicono al motore di ricerca di cosa tratta la tua pagina. Oltre a una parola chiave primaria per ogni pagina, è anche utile avere parole chiave secondarie di supporto, le parole chiave sono importanti anche al di là del contenuto effettivo della pagina web. Dovresti scrivere un title e una meta description per ogni pagina, ad esempio. Questo breve titolo e descrizione della pagina saranno elencati nella SERP.

  4. Back-link utili

    I backlink sono collegamenti ad altri siti Web che indirizzano le persone al tuo sito. Quando il tuo sito web viene costantemente segnalato da altri siti Web di qualità e affidabili, Google riconosce che il tuo sito è attendibile.

  5. Sicurezza

    Per assicurarti che il tuo sito web sia sicuro, usa la crittografia HTTPS. Questo fornisce i certificati SSL del tuo sito, creando una connessione sicura tra la tua piattaforma e i tuoi utenti finali garantirai la protezione delle informazioni che gli utenti potrebbero fornire al sito, come ad esempio le password. Per garantire che il tuo sito Web sia accessibile, è necessario che sia ben codificato. Ciò rende più facile per i bot di Google eseguire la scansione delle tue pagine. L’inserimento di un file “robots.txt” informa i bot dove dovrebbero o non dovrebbero cercare le informazioni del tuo sito, ad esempio. È anche importante avere una mappa del sito, che includa una panoramica di tutte le pagine del tuo sito.

  6. Scansionabilità

    La scansione si riferisce al processo del motore di ricerca di pagine Web nuove o aggiornate. Puoi controllare Google Search Console per vedere quante pagine del tuo sito web sono state scansionate da Google. “Googlebot” esegue costantemente la scansione del Web, cercando e indicizzando le pagine. Googlebot potrebbe non trovare il tuo sito se è stato lanciato di recente, se il design del sito rende difficile la scansione efficace o se la tua policy impedisce a Googlebot di eseguire la scansione. Devi consentire a Googlebot di accedere a qualsiasi file CSS, JavaScript e immagine utilizzato sul tuo sito web. Dovresti anche dire a Googlebot quali pagine non sottoporre a scansione, utilizzando un file “robots.txt” che dovrebbe essere posizionato nella directory principale del tuo sito.

  7. Velocità di caricamento

    I siti Google nelle prime posizioni hanno in media un tempo di caricamento inferiore a 3 secondi. Per i siti di e-commerce, 2 secondi sono considerati la soglia di accettabilità. Di conseguenza, è fondamentale migliorare la velocità della pagina. I bot dei motori di ricerca possono stimare la velocità del sito in base al codice HTML della tua pagina. Google attinge anche ai dati dell’utente del browser Chrome per ottenere informazioni sulla velocità di caricamento. Puoi fare diverse cose per velocizzare il tuo sito web, come ad esempio ridurre al minimo le richieste HTTP, minimizzare e combinare i file e usare il caricamento asincrono per i file JavaScript e CSS. Il tempo di risposta del server è un altro problema da affrontare. Un server DNS (Domain Name System) contiene un database di indirizzi IP. Quando qualcuno inserisce un URL nel proprio browser, il server DNS traduce quell’URL nell’indirizzo IP pertinente. È come se il computer cercasse un numero nella rubrica.

  8. Engagement

    I tuoi contenuti dovrebbero coinvolgere gli utenti. Creare contenuti di valore e graficamente accattivanti è la chiave per attirare le persone e coinvolgerle. Utilizza un’architettura del sito chiara che renda semplice la navigazione. Web design di alta qualità, immagini e infografiche interessanti aiutano a mantenere le persone sulla pagina.

  9. Dati strutturati  

    Il markup dello schema, o dati strutturati, è un tipo di microdati di back-end che indica a Google come classificare e interpretare la pagina. Questi dati aiutano il motore di ricerca a determinare il tipo di pagina, ad esempio una ricetta o un capitolo di un libro. I dati strutturati dovrebbero essere pertinenti, completi e specifici.

  10. Autorità del sito

    L’autorità di un sito Web prevede essenzialmente quanto bene un sito Web si posizionerà nei risultati di ricerca di Google. È una misura rapida del potenziale SEO di una pagina. I siti web con punteggi più alti hanno maggiori probabilità di posizionarsi più in alto nei motori di ricerca. Quando registri il tuo dominio, tieni presente che ci vuole tempo per acquisire autorità. SEO on-page, backlink e velocità di caricamento sono tutti fattori determinanti.

  11. Mobile friendly

    La maggior parte di tutto il traffico web in tutto il mondo è ora generato dai telefoni cellulari. Google ha dichiarato esplicitamente che l’ottimizzazione per i dispositivi mobili è un fattore SERP. Vuoi creare un sito Web che offra un’esperienza user-friendly sia per gli utenti desktop che per quelli mobili? Punta a un design reattivo ed evita annunci e pop-up che bloccano il testo.

  12. Elenchi di attività affidabili

    Crea una pagina Google My Business per dimostrare che la tua attività è reale e affidabile. Potresti inoltre collegarla alla Ricerca Google e a Google Maps, rendendo più facile per i clienti trovarti sia online che offline.

  13. Utilizzo dei social media

    Essere attivi sui social media è un ottimo modo per aumentare il coinvolgimento degli utenti. La pubblicazione di link a contenuti di qualità su Instagram, Facebook, Twitter, ecc. consente di instaurare un rapporto di fiducia con gli utenti. Determinare su quali piattaforme di social media concentrarsi dipende in gran parte dal pubblico di destinazione, quindi individua sempre prima il tuo target di riferimento e, in un secondo momento, prova a capire su quali piattaforme concentrarti.

  14. Snippet

    Gli snippet in primo piano o “posizione zero” descrivono una pagina e compaiono prima del relativo link, il loro scopo è rispondere ad una precisa query dell’utente e contribuiscono ad aumentare notevolmente il traffico al sito web e a migliorarne il posizionamento. Per comparire in questa posizione è necessario quindi saper individuare un bisogno, una necessità o un’esigenza degli utenti e cercare di soddisfarli con la produzione di contenuti precisi, dettagliati e attinenti all’argomento di interesse.

  15. User-friendly

    C’è un filo conduttore che unisce tutti i punti che sono stati elencati fino ad ora, indipendentemente dal fatto che siano correlati a elementi tecnici di back-end o a contenuti visibili di front-end effettivi. Si tratta di facilità d’uso. Il tuo sito web dovrebbe garantire una buona user experience. Ciò significa affrontare i problemi tecnologici, come i tempi di caricamento, e allo stesso tempo creare contenuti accattivanti che offrano valore agli utenti.

Questi consigli ti sono stati utili? Hai ancora dei dubbi? Se sì, CONTATTACI!

 

Marketing automation: perché è utile al digital marketing?

La marketing automation come parte integrante della strategia di digital marketing

La marketing automation è una disciplina che include diverse attività tra cui:

  • Email marketing
  • Landing page
  • Gestione delle campagne
  • Scoring
  • Lead management
  • CRM integration
  • Social media marketing
  • Marketing analytics

L’obiettivo è quello di consentire ai marketer di avere una visione di insieme di tutte le campagne, semplificare le attività e i processi e massimizzarne l’efficacia nell’ottica di attrarre potenziali clienti e convertirli in clienti soddisfatti e fidelizzati mediante azioni mirate e personalizzate.

Funzionalità e strumenti della marketing automation

I software di marketing automation dovrebbero consentire di:

  • Tracciare le azioni degli utenti che visitano un determinato sito web, registrando le pagine visitate e il tempo di sosta
  • Creare email, landing page e moduli di registrazione
  • Registrare le risposte contenute nei moduli (es. form di registrazione, moduli di sottoscrizione)
  • Gestire le campagne di lead nurturing e quindi inviare email e messaggi in maniera automatizzata in funzione delle azioni e del comportamento degli utenti.
  • Calcolare un punteggio per ogni persona contenuta nel database a seconda dell’attività eseguita.
  • Effettuare attività di report
  • Collegarsi al CRM integrando le informazioni dei lead all’interno del CRM aziendale.

Vantaggi

I vantaggi che le aziende possono trarre dalle attività di marketing automation sono numerosi:

  • Aumento dei tassi di conversione
  • Aumento della produttività
  • Semplificazione dei flussi di lavoro
  • Migliore rapporto con i clienti
  • Migliore risposta alle esigenze di mercato
  • Aumento del ROI

La marketing automation può essere uno strumento utile per migliorare la produttività della tua azienda. Tuttavia, resta di fondamentale importanza mantenere un rapporto costante con i clienti e lasciare che i contenuti e le strategie vengano gestite dalle persone così da non perdere la sensibilità al prodotto, al mercato e al cliente.

Se anche tu vorresti ottimizzare le tue campagne, attrarre nuovi prospect e convertirli in clienti sfruttando le potenzialità della marketing automation, CONTATTACI!

 

Scrittura B2B: come implementarla?

Come promuovere il proprio brand attraverso la scrittura B2B?

La maggior parte delle aziende utilizza vari strumenti di marketing per promuovere il proprio brand: siti web, blog, testimonianze di clienti, casi studio e post sui social media. Tuttavia, non tutti i testi B2B sono uguali. La qualità dei tuoi contenuti, la strategia che scegli di adottare e le storie che scegli di raccontare possono influenzare la tua immagine e la tua reputazione online e per questa ragione richiedono un’attenzione particolare.

In questo articolo, esamineremo le differenze tra la scrittura B2C e B2B e condivideremo con te alcune tattiche per la creazione di contenuti B2B che ti differenzieranno dalla concorrenza.

Scrittura B2B vs B2C

In genere, sia il copywriting B2B che B2C condividono l’obiettivo di utilizzare contenuti di alta qualità per coinvolgere il pubblico e condurre le vendite. Tuttavia, ci sono molte differenze significative tra i due. Quando scrivi contenuti B2C, in genere, ti rivolgi ad una sola persona. Se vendi abbigliamento femminile, ad esempio, la decisione di acquisto spetta esclusivamente al cliente in target. Con i contenuti B2B, invece, non è così. Potresti rivolgerti a un team o a un’intera azienda composta da persone con posizioni lavorative, dati demografici e priorità diverse. È essenziale quindi avere chiari i tuoi obiettivi di contenuto sin da subito, prima di iniziare a elaborare strategie e scrivere. Inoltre, nella scrittura B2C, se gli utenti apprezzano i contenuti che crei e si sentono coinvolti emotivamente, è più probabile che acquistino il tuo prodotto. Le aziende invece devono essere certe che il prodotto valga il loro investimento e che offri un valore maggiore rispetto ai tuoi concorrenti.

Di seguito elencheremo delle strategie utili che potrai applicare per una scrittura B2B di successo:

  • Pianificazione

è fondamentale avere un calendario editoriale in modo da poter determinare cosa creerai, quando e come adattarlo alla tua strategia generale. Il semplice inserimento del titolo di un post nel tuo piano non è sufficiente. Prima di iniziare a scrivere, è essenziale determinare il target di riferimento e il grado di coinvolgimento di ciascuna parte. Potrebbe essere necessario ricevere l’approvazione dei responsabili di marketing, determinare il tempo di consegna per l’autore, stabilire il tempo per le revisioni e la creazione del progetto grafico e monitorare la situazione del settore tenendo conto degli alti e bassi stagionali.

  • Ricerca approfondita

Per creare contenuti accurati e credibili, ricerca da più fonti e attingi solo da fonti ufficiali. Anche un singolo errore nei tuoi contenuti può far perdere la fiducia alle persone.

  • Struttura e formattazione chiare

La struttura e il formato dei tuoi contenuti devono essere chiari. Se lavori con team di terze parti, prendi in considerazione la possibilità di scrivere riassunti dei contenuti. Un breve riassunto del contenuto specifica esattamente quali sono le informazioni che desideri fornire e consente inoltre al copywriter di comprendere le tue richieste e aspettative sin dall’inizio. Considera come l’argomento possa influire sulla tua strategia quando scegli un formato. Ad esempio, un contenuto tecnico più complesso può funzionare meglio come white paper rispetto a un post sui social media. Concentrati sulla creazione di strutture che abbiano una progressione logica, i contenuti devono essere ben organizzati così come le informazioni. Se gli utenti vedono un enorme blocco di testo non suddiviso in sezioni è probabile che decidano di abbandonare la pagina senza leggerne il contenuto.

  • Visualizzazione 

Includi video, immagini, infografiche e tutorial nei tuoi contenuti, questo renderà le informazioni più fruibili e coinvolgenti e aiuterà gli utenti a comprendere meglio il messaggio. Un’altra strategia che potresti adottare è riutilizzare il contenuto scritto in un contenuto visivo e viceversa. Riproponendo il contenuto esistente, è possibile aumentare il valore di entrambi i formati e condividerli sulle varie piattaforme di social media. Infine, brandizza le infografiche in modo tale da rendere maggiormente riconoscibile il tuo brand.

  • Qualità dei contenuti

La tua reputazione dipende non solo da ciò che scrivi, ma da come lo scrivi. Se non è chiaro o, peggio ancora, pieno di errori, potresti danneggiare la tua immagine aziendale e la tua reputazione. Per questo motivo la qualità dei tuoi contenuti ha un impatto diretto sulla tua attività.

  • Ottimizzazione SEO

Tutti i contenuti dovrebbero essere ottimizzati per la ricerca. Come puoi intuire, la concorrenza tra le aziende B2B può spesso essere più alta di quella del B2C. Di conseguenza, devi prestare molta attenzione a curare l’aspetto SEO. Scegli parole chiave per le quali puoi realmente classificarti. A volte è meglio classificarsi tra i primi cinque per 100 ricerche al mese piuttosto che classificarsi a pagina 11 per una parola chiave con 100.000 ricerche al mese. Presta attenzione alle strategie SEO tecniche, vai oltre la ricerca di parole chiave di base e osserva la ricerca locale, vocale e la struttura del sito per migliorare la tua capacità di posizionamento. Lavora sulla costruzione di collegamenti quando possibile, pubblicando post su altri siti potresti ottenere un backlink al tuo sito e aumentare il tuo potenziale di posizionamento nelle SERP.

Hai ancora dei dubbi? CONTATTACI! Ti aiuteremo a centrare i tuoi obiettivi con l’aiuto del Content Marketing e di una buona strategia SEO!

SEO: in che modo i Social Media influiscono sul ranking

In che modo i social media influiscono sul ranking?

I social media non hanno un’influenza diretta sulla SEO ma ciò che condividi sulle piattaforme social aumenta l’esposizione del tuo brand o della tua azienda e indirettamente può avere un effetto positivo, o negativo, sul posizionamento nei risultati di ricerca. Le condivisioni, i “Mi piace” e i commenti ricevuti dai tuoi post sono tutti segnali che Google e altri motori di ricerca utilizzano per classificare il tuo sito web. I materiali condivisi potrebbero aumentare la visibilità dei contenuti del tuo blog e, allo stesso modo, i Link esterni sono molto apprezzati da Google e vengono considerati come fattore di ranking.

I link che condividi sulle piattaforme social possono aumentare l’esposizione del tuo brand e influenzare l’ottimizzazione dei motori di ricerca in sei modi:

  • Maggiore distribuzione di contenuti
  • Durata di vita più lunga dei tuoi post
  • Migliore visibilità online e traffico organico
  • Migliore reputazione del brand
  • Migliore ottimizzazione dei motori di ricerca (SEO)

Come i social media supportano la SEO

La creazione di contenuti di buona qualità è un ottimo modo per attirare l’attenzione sul tuo sito. Il contenuto può essere in qualsiasi formato, purché coinvolga il tuo pubblico. Alcuni esempi di contenuti che indirizzano il traffico e stimolano le condivisioni sui social sono:

  • I post del blog
  • Video
  • Infografiche
  • Podcast

Questi materiali offrono informazioni utili per gli utenti e li spinge a tornare sulla tua pagina e, condividere i tuoi contenuti. Questo è il content marketing: condividere dati preziosi che aiutano e coinvolgono il lettore.

Quali sono i migliori social media per la SEO?

LINKEDIN

LinkedIn sta performando incredibilmente bene come il miglior social per quanto riguarda la generazione di lead. LinkedIn è l’hub di content marketing del 94% dei marketer B2B e quasi il 90% degli esperti di marketing utilizza la piattaforma per la generazione di lead. Secondo una ricerca, il 62% dei lead B2B proviene da LinkedIn. Di conseguenza, utilizzare LinkedIn ti aiuterà a farti trovare più facilmente nella SERP. Inserendo le parole chiave nel tuo profilo e aggiungendo strategicamente termini di ricerca pertinenti all’interno dei tuoi contenuti, inclusi i titoli, l’algoritmo di ricerca di LinkedIn potrebbe spingerti a classificarti in cima alle SERP.

FACEBOOK

Facebook è di gran lunga la migliore piattaforma di social media al momento. Secondo SEMrush, il sito è al terzo posto a livello mondiale dopo Google e YouTube. Facebook ha reso semplice per gli utenti condividere contenuti e pubblicare materiali diversi. Inoltre, i rapporti dicono che Google esegue la scansione e indicizza i link su Facebook. Nel 2007, Facebook ha consentito a Google e ad altri motori di ricerca di eseguire la scansione di alcune delle sue pagine. Da allora il gigante dei social media ha sbloccato più contenuti per l’indicizzazione, inclusi i commenti di Facebook. Significa che i bot di Google e altri crawler dei motori di ricerca possono leggere i contenuti sulle sue pagine. Di conseguenza, quando gli utenti eseguono ricerche, quelle pagine su Facebook appariranno nelle SERP e vedrai persino le recensioni di Facebook nelle knowledge box di Google. Quindi, utilizza Facebook per indirizzare più traffico web e migliorare la SEO.

TWITTER

Twitter è un’ottima piattaforma di social media per la SEO. Più i tuoi contenuti vengono condivisi su Twitter, più il tuo sito web potrebbe posizionarsi nelle SERP. Twitter ti consente di condividere i tuoi post per raggiungere più persone ma assicurati di condividere solo contenuti di qualità che coinvolgano gli utenti. Inoltre, aggiungi hashtag pertinenti per aumentare la visibilità. Gli hashtag aiutano le persone a trovare rapidamente i tuoi tweet, il che a sua volta rafforza il riconoscimento del tuo marchio e aumenta il traffico. Per attirare utenti e indirizzare traffico al tuo blog Tweeta i tuoi link frequentemente, ma non in modo ripetitivo e contenente spam. I “Mi piace”, le condivisioni e i commenti che ricevi sono potenti segnali sociali, elementi utili che Google utilizza per classificare il tuo sito web.

6 best practice

1. Pubblica contenuti di alta qualità

La SEO ha continuato a evolversi e il marketing per i motori di ricerca non è più quello di una volta. I bot di Google e gli algoritmi dei motori di ricerca sono stati sviluppati per comprendere l’intento dell’utente e la pertinenza e la qualità dei contenuti. Questi fattori consentono a Google di offrire agli utenti i contenuti più pertinenti in base alla loro query di ricerca. Per questo motivo, fai in modo che i contenuti del tuo blog abbiano un buon rendimento sui social media e sulla SEO creando contenuti utili e di qualità. Non avere fretta di pubblicare post sul blog a giorni alterni, prenditi il ​​tempo per ricercare e curare i tuoi materiali. Uno dei modi migliori per creare contenuti di qualità è capire il tuo lettore ideale.

2. Rendi la condivisione dei tuoi contenuti facile per gli utenti

Le persone usano i social media per vari motivi ma per i professionisti del marketing è principalmente per raggiungere più utenti. Raggiungere più persone aiuta a far crescere la consapevolezza del tuo brand e a generare lead. Ma come puoi diffondere il tuo messaggio se i tuoi follower non riescono a condividerlo facilmente? Per semplificare la condivisione dei contenuti per gli utenti, quando pubblichi sui siti di social media, utilizza le CTA per aiutare i tuoi follower a ricondividere i tuoi post.

3. Ottimizza i tuoi profili sui social media

La maggior parte dei potenziali clienti esaminerà i tuoi profili sui social media prima di contattarti: hanno bisogno di farsi un’idea di chi sei e cosa fai. Pertanto, chiediti: quanto è interessante il mio profilo? Ha tutti gli ingredienti segreti che attireranno le persone giuste? Quando le persone cercano il mio nome, verrà visualizzato su Google? Uno dei tanti fattori che influenzano negativamente i social media per la SEO è la mancanza di ottimizzazione del profilo. Questa negligenza potrebbe impedirti di apparire nelle ricerche sul web. Un profilo social ben ottimizzato consente agli eventuali clienti di trovarti online. Tuttavia, è necessario mantenere regolarmente la coerenza tra i canali. Ciò significa che i tuoi profili social devono essere in linea con il tuo blog o sito web e il messaggio del brand.

4. Ottimizza le tue immagini per SEO e social

Le immagini sono un aspetto essenziale della comunicazione di marketing poiché aiutano a sviluppare il tono del tuo brand o della tua azienda. Inoltre, l’aggiunta di immagini nel tuo blog e nei post sui social media è il modo più efficiente per trasmettere informazioni. Il cervello umano può elaborare i materiali visivi più velocemente, ecco perché più persone rispondono rapidamente ai contenuti visivi rispetto ai materiali di testo. Gli studi hanno scoperto che il nostro cervello può elaborare circa 36.000 immagini 60.000 volte più velocemente di altri tipi di contenuti. Inoltre, il cervello può trattenere l’80% delle immagini che elabora, rispetto a solo il 20% del contenuto di testo. Quindi, per ottenere il massimo dalle immagini, è necessario ottimizzarle per aumentare la popolarità dei contenuti sui social media e sui risultati di ricerca.

5.  Costruisci relazioni attraverso conversazioni attive

Per costruire relazioni durature con la tua audience e comprendere le esigenze e le difficoltà degli utenti:

  • Poni domande pertinenti per sapere cosa pensano del tuo marchio.
  • Chiedi le loro opinioni sul tuo ultimo post sul blog.
  • Cerca le domande che potrebbero aver posto sulla piattaforma e fornisci risposte utili.
  • Rispondi ai commenti degli utenti.
  • Crea un sondaggio per capire cosa vorrebbero leggere successivamente sul tuo blog.

6. Valuta le tue operazioni di marketing sui social media

Il tuo successo di marketing si basa in gran parte sulla valutazione dei tuoi risultati. Devi sapere se la tua strategia di social media marketing sta performando bene, e se genera ROI positivi. Realizzi profitti dalle tue attività sociali? Senti che stai sprecando il tuo tempo? Stai perdendo soldi? Riesci a identificare cosa sta funzionando per te sulle piattaforme social? Quali tattiche di marketing puoi evitare e cosa puoi migliorare? Non puoi avere successo se non misuri le tue metriche di marketing. Quindi, definisci i tuoi obiettivi di social media marketing e valutali di conseguenza.

Hai ancora dei dubbi? CONTATTACI! Ti aiuteremo a creare un piano editoriale e una strategia di content marketing per creare un flusso coerente di contenuti e dare visibilitànotorietà e solidità al tuo marchio. I tuoi contenuti non saranno pubblicati ovunque, ma solo dove saranno presenti i tuoi potenziali clienti.

 

Analisi dei competitor: come eseguirla per migliorare la tua strategia di digital marketing

Che cos’è l’analisi dei competitor?

L’analisi dei competitor è il processo di ricerca e analisi delle strategie di marketing e delle caratteristiche di business delle aziende che operano in un dato mercato. Solitamente viene eseguita per identificare i propri punti di forza e di debolezza, definire la posizione della propria azienda in relazione ad altri attori del mercato e stimare il proprio potenziale per  migliorare. Molte aziende eseguono l’analisi della concorrenza quando sviluppano una strategia di marketing e poi non la rivedono più. Questo è un grave errore perché in molti casi un aggiornamento tempestivo delle tue azioni online potrebbe aiutarti a ottenere migliori risultati.

 

Perché controllare regolarmente gli altri attori del mercato?

È probabile che i tuoi principali concorrenti rimangano gli stessi di quando hai sviluppato la strategia, ma le loro posizioni nel mercato e il mercato stesso sono in costante cambiamento. Di conseguenza monitorare regolarmente le azioni dei tuoi competitor ti consentirà di:

  • rivedere i benchmark: monitorando le tue statistiche interne puoi capire quali canali funzionano meglio. Ma cosa succederebbe se i tuoi concorrenti riuscissero a ottenere migliori risultati?
  • metterti al passo con le tendenze del settore e del mercato: ci sono alcune tendenze stagionali che si ripresentano ogni anno e ci sono picchi e cali della domanda a cui sarai preparato solo se monitorerai costantemente il panorama competitivo.
  • capire quali sono gli errori da evitare: a volte è meglio lasciare che i tuoi concorrenti testino nuovi canali piuttosto che andarci tu stesso e sprecare il tuo budget. Osservare i movimenti dei tuoi competitor può aiutarti a capire come agire e individuare le aree da migliorare.
  • aggiornare il tuo marketing mix: dalle campagne di digital marketing puoi ottenere alcune notizie importanti sulla concorrenza, come ad esempio il lancio di un nuovo prodotto, e ottenere idee per lo sviluppo della tua azienda.
  • affinare i tuoi obiettivi: man mano che la situazione nel mercato online cambia, potrebbe essere necessario modificare non solo la strategia, ma anche gli obiettivi che hai impostato in precedenza.

L’analisi della concorrenza: i punti chiave per il digital marketing

Per eseguire correttamente l’analisi della concorrenza:

  1. Rimani aggiornato sulle posizioni di mercato dei concorrenti
  2. Controlla la scelta delle piattaforme dei tuoi rivali per la pubblicità e i posizionamenti sui media
  3. Ottieni informazioni sulle principali campagne di marketing della concorrenza
  4. Analizza gli sforzi SEO dei tuoi concorrenti

Dopo aver eseguito le azioni sopraelencate, valuta in che modo le azioni delle aziende concorrenti e le tue idee di marketing sono correlate alla tua strategia iniziale. Potresti scoprire che una campagna a lungo termine che hai avviato sei mesi fa non corrisponde alle tendenze e alle esigenze attuali del mercato. Successivamente, filtra tutte le idee che non sono in linea con l’offerta, il posizionamento, gli obiettivi finali o la strategia della tua azienda. Se sei a metà della tua campagna di marketing e, rispetto alla concorrenza, non stai producendo ottimi risultati, non aver paura di apportare modifiche o addirittura di ripensare l’intera strategia.

Hai ancora dei dubbi? Se sì, CONTATTACI! Ti aiuteremo a plasmare la tua strategia di marketing, a migliorare la tua performance online e a raggiungere i tuoi obiettivi!

 

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