Customer Experience: 7 consigli per migliorarla

Customer Experience: cos’é

La Customer Experience può essere definita come una sequenza di interazioni che avvengono tra una persona e un brand lungo tutti i touch point che caratterizzano il Customer Journey e l’intero ciclo di vita del cliente. Queste interazioni generano impatti cognitivi, emotivi, comportamentali e sensoriali durante i quali avviene uno scambio di informazioni, dati e sensazioni. Tuttavia, non è sufficiente considerare i singoli touchpoint ma al contrario, occorre pensare alla Customer Journey come un’esperienza unica. Infatti la scelta di un brand, di un prodotto o di un servizio oggi non si basa più soltanto sulla qualità in sé del prodotto o del servizio erogato ma sul valore dell’esperienza percepita e vissuta dai clienti.

Perché la CX è diventata così importante?

Negli ultimi anni, la CX è diventata uno dei principali fattori di differenziazione competitiva. Pertanto le aziende devono assicurarsi che le loro strategie possano offrire interazioni personalizzate e soddisfacenti in ogni punto di contatto con il cliente.

Per questo motivo è necessario porsi alcuni quesiti. Le tue campagne di marketing rispondono ai desideri e bisogni dei tuoi clienti? Il tuo sito e-commerce è facile da navigare? Quanto è forte la tua strategia per servire sia i clienti B2B sia quelli B2C durante i processi di vendita e Customer Service?

Ricorda che la Customer Experience si basa sulle percezioni del cliente, dunque creare campagne di marketing coinvolgenti e incentrate sul cliente è fondamentale per attirare nuovi clienti e fidelizzare quelli esistenti.

Cosa fare per migliorare e garantire agli utenti un’ottima esperienza di navigazione?

7 consigli per migliorare la Customer Experience

  • Adotta una strategia omnichannel

La gestione sinergica dei vari punti di contatto (o touchpoint) e canali di interazione tra azienda e consumatore fa riferimento a tutti gli asset che sono a disposizione dell’azienda per costruire una relazione lungo il processo di acquisto (advertising, pre-vendita, pagamento e post-vendita). Possono essere fisici (retail, call center) oppure online (social media, mobile app, sito di e-commerce). La gestione integrata di questi punti di contatto è alla base di una strategia omnicanale.

  • Ottimizza il servizio clienti

L’obiettivo è saper rispondere alle mutevoli esigenze dei consumatori e riuscire a offrire al cliente ciò che sta cercando, ancora prima che lo desideri.

  • Personalizza la comunicazione verso i clienti

I clienti oggi si aspettano di ricevere servizi personalizzati e in linea con le proprie preferenze. Per questa ragione, è essenziale offrire prodotti e servizi che siano pertinenti alle esigenze e ai bisogni dei singoli consumatori che sentendosi apprezzate, saranno più fedeli nei confronti del brand.

  • Migliora la UX del tuo sito

Una navigazione semplice, veloce e intuitiva aiuterà i tuoi clienti a trovare immediatamente quello che cercano. Questo accrescerà il grado di soddisfazione dei tuoi clienti e si tradurrà, di conseguenza, in un migliore tasso di conversione.

  • Utilizza la sentiment analysis

La Sentiment Analysis può essere definita come l’attività concentrata ad analizzare ed ascoltare il web, al fine di capire l’opinione degli utenti in riferimento ad un prodotto o a un servizio. Questa analisi ti aiuterà a comprendere qual è la reputation dell’azienda e, contestualmente, porre le basi per attuare strategie di marketing più mirate.

  • Utilizza la Customer Journey Map

La customer journey map è il percorso che il consumatore compie e serve per capire come e cosa fa il cliente per interagire con l’azienda, il brand, i servizi e i prodotti attraverso i vari punti di contatto.

  • Misura la Customer Experience

La misurazione della Customer Experience è un passaggio fondamentale per misurare con precisione la soddisfazione per l’esperienza fornita al cliente. Senza di essa, non sarebbe possibile rilevare il grado di insoddisfazione dei tuoi clienti. Di conseguenza, una mancata misurazione della CX può comportare la perdita del cliente e una perdita economica.

Vantaggi

Una migliore CX genera una serie di vantaggi positivi, tra cui:

  • fidelizzazione dei clienti
  • riduzione dei costi di retention
  • riduzione del tasso di abbandono o churn rate

Vorresti migliorare la tua customer experience ma non sai come fare? CONTATTACI! Analizzeremo il tuo sito web e ti aiuteremo a ottimizzare i diversi punti di contatto per far sì che la customer experience diventi un punto di forza della tua azienda e un fattore distintivo rispetto ai tuoi competitor.

SEO e PPC: come ottimizzare la propria strategia di data-driven marketing

Come posizionarsi nella SERP

I risultati di ricerca sono diventati molto più dinamici e personalizzati e questo rende più difficile che mai apparire nella SERP di Google. Per questo motivo è di fondamentale importanza comprendere come appaiono le SERP nel tuo settore specifico.

Come superare dunque i propri concorrenti? In questo articolo ti guideremo nella scelta della strategia più adatta per raggiungere i tuoi obiettivi.

Esplora la concorrenza locale in SEO e PPC

Sia il PPC che la SEO possono aiutarti ad indirizzare traffico mirato al tuo sito web. Ma su quale di queste strategie dovresti concentrarti per prima?

Supponiamo che tu sia un’agenzia di marketing che opera nel New Jersey. Il CPC medio per Marketing e pubblicità in questo stato è di $ 4,31. In questo caso, potresti prendere in considerazione la possibilità di concentrarti maggiormente sulla SEO per attirare traffico organico. Se vieni dalla Virginia Occidentale, in media, devi spendere $ 0,55 per un clic per pubblicizzare i tuoi servizi lì. Significa che la concorrenza per gli spazi pubblicitari di ricerca a pagamento nelle SERP in questo stato è molto più bassa e una campagna PPC potrebbe fornire un buon ROI.

Scopri le funzionalità SERP nella tua nicchia

Oltre ai normali elenchi organici, le pagine dei risultati di ricerca possono contenere altre varianti di contenuto, come le funzionalità SERP. Queste funzioni sono elementi speciali che aggiungono più informazioni e contesto oltre i risultati di ricerca standard. Ad esempio, una delle funzionalità SERP di Google più popolari è un Featured Snippet, ovvero un particolare tipo di risultato di ricerca volto a rispondere alle domande degli utenti. Uno snippet viene visualizzato in una casella sopra i risultati organici, dando alla tua pagina una maggiore visibilità e aumentando la tua autorità come esperto del settore, indirizzando molto traffico sul tuo sito web. In genere, gli snippet in primo piano rappresentano un’opportunità per le pagine che si classificano nelle prime posizioni. Se non sfrutti le funzionalità SERP che sono rilevanti per il tuo sito web, potresti perdere una buona opportunità per occupare più spazio SERP di Google. Anche se il tuo sito web si posiziona bene nei risultati di ricerca a pagamento, vale comunque la pena provare a migliorare la visibilità e la credibilità della tua azienda nella SERP.

Scopri quanto sono popolari gli annunci di Google Shopping nel tuo settore

I Product Listing Ads o i risultati di Google Shopping ti consentono di mettere in evidenza i tuoi prodotti, in alto o in alto a destra di una SERP e sopra i normali snippet di Google Ads. Gli annunci di Google Shopping di solito portano a percentuali di clic più elevate rispetto ai normali annunci di testo. Di conseguenza l’aumento del traffico e dei clic implicherà spendere più budget pubblicitario. Se il tuo settore ha poca concorrenza in Google Shopping e c’è un piccolo numero di aziende che utilizzano i PLA, forse ha senso cogliere l’opportunità di indirizzare il traffico al tuo sito web attraverso questo canale. In questo caso, gli annunci di Google Shopping potrebbero essere meno costosi per conversione rispetto alla ricerca a pagamento e agli annunci display. Tuttavia, tieni presente che il PLA funziona solo per le attività di e-commerce che utilizzano Google Merchant Center.

Individua le strategie dei concorrenti

Per scoprire gli annunci con scheda di prodotto più performanti del tuo concorrente, cerca di capire qual è il numero di parole chiave per cui è apparso nei risultati di Google Shopping, il titolo e il prezzo del prodotto. Presta attenzione agli annunci più pertinenti e attinenti alla tua attività e analizza gli elementi di tali annunci per capire meglio cosa piace di più a Google. Disporre di tutte queste informazioni può aiutarti a capire come appare lo spazio di ricerca a pagamento di Google nella tua nicchia e come funzionano i PLA. Usa questi dati per essere più efficace nel promuovere i tuoi prodotti. Se non stai facendo offerte in base ai termini del tuo brand, potresti perdere alcune opportunità straordinarie per il tuo sito web quando gli utenti cercano il tuo brand.

Hai ancora dei dubbi? CONTATTACI SUBITO! Ti aiuteremo ad elaborare una strategia di successo e a centrare i tuoi obiettivi di data-driven marketing!

6 step per attirare traffico paid che converte

Come attirare traffico paid che converte?

Aumentare le vendite è l’obiettivo di ogni imprenditore o marketing manager, e il primo passo da compiere per raggiungerlo è quello di aumentare il traffico diretto al tuo sito web e attirare nuovi potenziali clienti. Però prima di iniziare a pianificare qualsiasi strategia e scegliere quali strumenti utilizzare, è fondamentale capire quali sono gli elementi di una strategia di marketing online che funzionano e analizzarli per riuscire ad adattarli al meglio alla tua attività. Tutto dipende dal tipo di business, dal mercato in cui si opera, dal processo di acquisto dei clienti e dalle fonti che scegliamo di utilizzare per generare traffico. Spesso si tende a dare la priorità al traffico web a pagamento sebbene il traffico a pagamento non garantisca di raggiungere risultati immediati. Infatti, ogni fonte di traffico a pagamento ha la propria politica dei prezzi e deve rispettare determinati requisiti per gli annunci che presenta. Per evitare di generare innumerevoli versioni di testi pubblicitari, ottenere clic che non si convertono mai in lead e pagare in eccesso per i clienti che non garantiscono un buon ritorno sull’investimento, è importante creare e implementare una buona strategia, unendo la pianificazione manuale all’automazione.

In questo articolo spiegheremo come impostare campagne paid efficaci.

Che cos’è il traffico di ricerca a pagamento e come funziona?

Il traffico web a pagamento è costituito dai visitatori che arrivano sul tuo sito web dopo aver cliccato su un annuncio e può provenire da diverse fonti:

  • Annunci display: banner, testi, immagini, ecc. inseriti su siti web di terzi;
  • Ricerca a pagamento: annunci che i motori di ricerca come Google e Bing mostreranno in SERP;
  • Annunci sui social media: annunci offerti agli utenti su piattaforme di social media come Facebook, Instagram, LinkedIn, ecc.;
  • Contenuti sponsorizzati: contenuti degli inserzionisti che gli editori sono pagati per distribuire;
  • Annunci nativi: annunci che vengono visualizzati su una piattaforma in modo simile ai suoi media esistenti.

Come impostare traffico paid e generare lead e transazioni

1. Crea una roadmap del traffico paid

Le persone che affermano che il PPC non funziona potrebbero aver provato a eseguire le proprie campagne pubblicitarie senza averle pianificate con anticipo. Per evitare di spendere troppo budget e ottenere scarse impression e una bassa percentuale di clic (CTR), dovresti impostare KPI ragionevoli, fare ricerche approfondite sul tuo target di riferimento, impostare un messaggio di marketing chiaro e stilare un elenco di idonei canali per diffonderlo.

2. Pianifica il tuo budget

A seconda del settore in cui si opera, il CPC può variare in modo significativo. Ad esempio, nell’elettronica, un clic può costare in media solo $ 0,74, che è quasi nulla rispetto al settore assicurativo, dove il prezzo medio è di $ 14,50. Un altro problema riguarda la pianificazione del budget. Se non hai ben chiaro quale sia il tuo budget e su quali attività hai intenzione di spenderlo, rischierai di ottenere solo lead di bassa qualità.

Per pianificare correttamente il tuo budget:

  • Scegli le keyword principali su cui concentrarti. A seconda del tuo obiettivo, le keyword possono variare notevolmente in termini di prezzo e concorrenza.
  • Seleziona le località su cui impostare la tua pubblicità. Il CPC può variare in modo significativo tra stati e regioni. Controlla il tuo settore utilizzando la mappa CPC e scopri quali località potrebbero essere più adatte alla tua pubblicità e quali devi escludere per risparmiare sul budget.
  • Individua il KPI principale. Le keyword che creano awareness non generano necessariamente conversioni, poiché è molto meno probabile che il tuo pubblico sia pronto per l’acquisto. Imposta un solo KPI per ogni campagna.

3. Scrivi un copy convincente

  • Pensa al tuo target di riferimento. Quali sono i loro bisogni latenti?
  • Osserva i tuoi concorrenti.
  • Fai dei test A/B: scrivi almeno 3 titoli univoci e 2 descrizioni per poter comprendere le preferenze dell’utente.

4. Imposta una landing page efficace

Ora immagina di fare clic sul tuo annuncio. Vale la pena esplorare la tua landing page? Mantiene la promessa che hai fatto?

Per evitare di sprecare budget: controlla la frequenza di rimbalzo della pagina di destinazione, il tempo di permanenza sulla pagina, la mappa di calore e il tasso di abbandono; questo è un modo per sapere esattamente quanto il tuo sito web sia attraente per i visitatori.

Se il tasso di abbandono è molto alto, la pagina probabilmente non si allinea con le parole chiave per cui è visualizzata e stai parlando con le persone sbagliate. Se il tempo di permanenza è buono  ma gli utenti non fanno mai clic sull’invito all’azione (CTA), la tua offerta non li entusiasma.

Ecco alcuni suggerimenti per impostare una landing page che converte:

  • Titolo: controlla le ricerche relative alle tue keyword per raccogliere idee più creative e scrivere un titolo che colpisca l’attenzione dei tuoi utenti.
  • Contenuto: assicurati che i dati che i tuoi potenziali clienti stanno cercando siano facilmente reperibili sulla tua pagina.
  • Immagini: usa immagini di buona qualità. Evita, se puoi, le immagini di stock gratuite che tutti hanno visto migliaia di volte prima.
  • CTA: abbinalo all’intento di ricerca. Ad esempio, le persone in cerca di tour tendono a visitare dozzine di siti Web e ad accumulare molte informazioni prima di fare la scelta finale. Quindi, “Ottieni preventivi gratuiti” funzionerà meglio di “Compra un tour ora”, poiché riceveranno un’e-mail e la useranno per ricordare a se stessi le tue fantastiche offerte quando potrebbero essere più inclini all’acquisto.

5. Utilizza tutte le piattaforme

Google controlla il 67,78% del mercato dei motori di ricerca, il che rende Google Ads altamente competitivo. Ciò significa che il CPC può essere così alto da ridurre al minimo il ritorno sull’investimento (ROI). Oltre a ciò, Google probabilmente non è l’unico motore di ricerca che un utente esplora. Ad esempio, LinkedIn potrebbe essere uno dei posti migliori per impostare annunci commerciali se sei un’azienda B2B.

Raggiungere le persone su tutte le piattaforme, non solo Google e Facebook, è un ottimo modo per ottenere il massimo dai tuoi annunci mostrandoli a potenziali clienti più frequentemente.

6. Introduci l’automazione

A questo punto, ti starai chiedendo esattamente a quanto equivale il budget per continuare a ottenere risultati, o quali canali saranno i più efficaci nella tua strategia. Quale sarà l’offerta ottimale per ogni canale? Cosa dovresti fare se non hai mai creato annunci prima? Cosa succede se hai seguito tutti i passaggi e ancora non hai contatti o conversioni? Rispondere a queste domande richiede molte ricerche o, in alternativa, un po’ di aiuto dall’IA.

La tecnologia di automazione PPC utilizza l’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico per aumentare il traffico a pagamento ove possibile, dalla selezione dei canali alla segnalazione dei risultati. Tuttavia, alcuni strumenti automatizzano solo le offerte, mentre altri ottimizzano solo gli annunci.

Come puoi vedere, una strategia di traffico a pagamento può essere efficace se sei interessato non solo ad aumentare il numero di visite al tuo sito, ma ad attirare lead interessati ad acquistare i tuoi prodotti e/o servizi.

Se segui i passaggi sopra elencati, unendoli alla tecnologia di automazione PPC, avrai maggiori possibilità di convertire questo traffico in lead e vendite.

Vuoi implementare le tue campagne Google Ads? Richiedi una consulenza personalizzata! CONTATTACI!

CRM: che cos’è e quali sono i vantaggi per le aziende

Che cos’è il CRM?

Il CRM è l’acronimo di Customer Relationship Management, ovvero gestione delle relazioni con i clienti, è legato al concetto di fidelizzazione dei clienti e definisce una categoria di software e applicazioni che aiutano le aziende ad avere una visione a 360° dei clienti, coinvolgendoli in maniera più personalizzata e incisiva.

Quando scegliere un sistema CRM?

I principali segnali che indicano che è il momento di optare per un sistema CRM per gestire le relazioni con i propri clienti sono i seguenti:

  • Non disponi di una fonte di informazioni centrale, non hai una visione globale delle informazioni di contatto, degli ordini e delle interazioni con i clienti.
  • Non sai come interagiscono i tuoi clienti con i tuoi dipendenti.
  • I report sono lunghi e richiedono molto tempo per l’elaborazione.
  • Spesso si perdono dati importanti inerenti alle richieste e alle preferenze espresse dai clienti e non vengono condivise con il team.
  • Le esperienze di acquisto sono omogenee e non personalizzate.

Tutti questi problemi possono essere risolti grazie all’implementazione di un sistema CRM. Con l’aiuto di un sistema CRM, infatti, è possibile salvare e registrare le informazioni sui potenziali clienti in modo tale da potervi accedere in ogni momento. Inoltre, automatizzando le operazioni di routine, si avrà un canale di comunicazione unificato che eviterà continui scambi di e-mail e chiamate a ripetizione.

I sistemi CRM migliorano le relazioni con i clienti dal momento che raccolgono numerosi dati utili per impostare un’offerta personalizzata, tra cui:

  • Storia del cliente
  • Preferenze attuali del cliente
  • Presenza del cliente sui social media
  • Interazioni precedenti con un cliente
  • Dettagli sull’infrastruttura del cliente
  • Interazioni precedenti

Per progettare una strategia CRM, è essenziale:

  • Definire una visione
  • Stabilire obiettivi aziendali
  • Coinvolgere il team
  • Identificare le metriche chiave
  • Fissare le priorità
  • Creare una roadmap

Vantaggi

Disporre di un sistema CRM permette di godere di numerosi vantaggi. Tra questi rientra sicuramente la possibilità di raccogliere in un’unica piattaforma le informazioni sui clienti potenziali e acquisiti, migliorare e massimizzare la comunicazione interna, aumentare i flussi di vendita, migliorare la precisione delle previsioni attraverso l’analisi dei dati, incrementare i profitti, massimizzare l’up-selling e il cross-selling e migliorare la produttività aziendale.

Non sai come gestire i tuoi dati? Richiedi una consulenza personalizzata! CONTATTACI!

 

Google Ads: come migliorare gli annunci PPC con i sitelink

Come ottimizzare gli annunci su Google Ads?

Non sai come ottimizzare i tuoi annunci? Stai investendo molti soldi nella pubblicità ma non ottieni risultati? Spesso aumentare il budget non è l’unica soluzione per massimizzare i tuoi risultati. Un modo per ottenere maggiori clic sui tuoi annunci PPC è utilizzare le estensioni sitelink. Ma che cos’è un’estensione sitelink? I sitelink sono i link che appaiono sotto un risultato di ricerca di Google e si collegano ad altre pagine dello stesso sito Web presenti nei risultati di ricerca, da cui il nome “sitelink”. I sitelink vengono visualizzati nelle pagine dei risultati dei motori di ricerca (SERP) per aiutare gli utenti a trovare più rapidamente informazioni e pagine web pertinenti. Appaiono sia per i risultati di ricerca organici che per gli annunci a pagamento.

Tipi di sitelink

In genere, ci sono due diversi tipi di sitelink:

  1. Campagne sulla rete di ricerca: sotto gli annunci della rete di ricerca verranno visualizzati almeno due sitelink. Puoi avere fino a 6 link su desktop e 8 link su mobile.
  2. Campagne video: almeno due sitelink vengono visualizzati sotto gli annunci su YouTube quando vengono riprodotti su dispositivi mobili. Puoi mostrare fino a 4 sitelink.

Cosa sono le estensioni annunci di Google?

Quando aggiungi un sitelink a un annuncio a pagamento di Google, stai utilizzando la loro funzione di estensione sitelink. Google offre più estensioni annuncio, tra cui:

  • Estensione sitelink: questa estensione mostra link aggiuntivi al tuo sito web sotto il tuo annuncio. Questi sitelink possono essere pagine informative, pagine di prodotti o post di blog. I sitelink possono aiutare a migliorare la percentuale di clic (CTR) del tuo annuncio.
  • Estensione di località: un’estensione di località mostra il tuo indirizzo o la località più vicina. Questo tipo di estensione è essenziale per qualsiasi attività commerciale con una sede fisica in quanto può aiutare a incrementare le visite al tuo negozio.
  • Estensione di chiamata: Google visualizzerà il tuo numero di telefono o un pulsante di chiamata accanto al tuo annuncio. Questo tipo di estensione è utile per le aziende o le aziende B2B che offrono un servizio in quanto i potenziali clienti possono chiamarti direttamente dalla SERP.
  • Estensione callout: Google visualizza un’offerta o una promozione come “Consegna gratuita” o “Risparmia fino a X%”. Questo tipo di estensione è molto utile per gli annunci che hanno come target parole chiave con un alto intento di acquisto.

Perché le estensioni sitelink sono importanti?

Le estensioni sitelink utilizzano più spazio pubblicitario nelle SERP, questo consente di attirare maggiormente l’attenzione dei tuoi utenti. Inoltre, le estensioni sitelink aumentano anche il CTR, poiché gli utenti hanno più opzioni per le pagine web che risponderanno alle loro domande.

Ulteriori vantaggi per le tue campagne PPC includono:

  • Dati analitici dettagliati
  • Configurazione semplice (in Google Ads)
  • Personalizzazione per dispositivo

Per assicurarti che i tuoi sitelink siano visibili e ottimizzati correttamente, dovrai capire come utilizzarli nei tuoi annunci. I tuoi sitelink devono essere pertinenti alla query o alle parole chiave dell’utente. Quando crei i tuoi sitelink, dovrai pensare a quali parole chiave includerà l’utente, a che punto si trova nel suo percorso di acquisto e al loro intento generale.

Pertinenza

Allo stesso modo in cui Google classifica i risultati di ricerca organici o assegna agli annunci un punteggio di qualità, Google valuterà la pertinenza dei tuoi sitelink per il tuo annuncio e per l’utente. Ad esempio: in qualità di rivenditore di stampanti, potresti mostrare il tuo annuncio a qualcuno che cerca una stampante portatile. Un sitelink rilevante sarebbe una pagina di prodotto per una stampante portatile o una guida all’acquisto di una stampante portatile. Un sitelink irrilevante invece, rimanderebbe al tuo blog o al tuo catalogo prodotti completo. Queste pagine non sono ciò che l’utente cercherebbe con questa query.

Intento di ricerca

L’intento alla base della ricerca o della parola chiave avrà anche un impatto sulla pertinenza dei tuoi sitelink. Google sta migliorando nel comprendere il significato e l’intento dietro ogni ricerca. Può capire la differenza tra qualcuno che cerca di acquistare una stampante e qualcuno che cerca quale stampante sarebbe la migliore per loro. Dovrai capire anche questo. Considera per quali parole chiave vengono visualizzati i tuoi sitelink e i tuoi annunci e cerca di capire se l’utente è pronto per l’acquisto (utilizzando una parola chiave transazionale) o sta semplicemente effettuando una ricerca (utilizzando una parola chiave informativa). Ad esempio, chi cerca una stampante portatile non si aspetterebbe di vedere o fare clic sulla pagina di un prodotto, ma potrebbe essere più interessato all’acquisto di guide, blog e potenzialmente pagine di categoria. Dunque, quando imposti i sitelink di Google Ads devi anche considerare attentamente quali informazioni verranno visualizzate.

I tuoi sitelink dovrebbero essere brevi, avrai infatti a disposizione circa 20 caratteri sul desktop e 15 caratteri sul cellulare. Quando i tuoi sitelink sono attivi sui tuoi annunci, non dimenticare di continuare a monitorarli. È importante tenere d’occhio il rendimento dei tuoi sitelink in modo da poter apportare modifiche e test per ottenere i migliori risultati possibili.

Se hai impostato le estensioni sitelink ma non vengono visualizzate, i motivi potrebbero essere due:

  • Configurazione errata: controlla che tutti i campi necessari siano compilati nella configurazione dei tuoi sitelink.
  • Pertinenza: i tuoi sitelink devono essere pertinenti alla query del ricercatore o Google non li visualizzerà.

Campagne di ricerca

Le estensioni sitelink possono essere aggiunte gratuitamente alle tue campagne di ricerca. Paghi solo quando qualcuno fa clic su un sitelink correlato al tuo annuncio, proprio come faresti se qualcuno facesse clic sull’annuncio stesso. Tuttavia, poiché i sitelink aumentano la probabilità di un clic (CTR), potresti spendere complessivamente più di quanto faresti senza un sitelink perché riceverai più clic.

Campagne video

Allo stesso modo, l’aggiunta di un sitelink alla tua campagna video non aumenta il costo: ti verrà comunque addebitato un solo addebito quando il tuo annuncio viene mostrato 1000 volte (CPM). Non ti viene addebitato un costo diverso per avere sitelink sul tuo annuncio rispetto a non utilizzarli. Tuttavia, la visualizzazione di sitelink sul tuo annuncio può effettivamente ridurre il tuo costo per azione (CPA) poiché è più probabile che gli utenti facciano clic sul tuo annuncio.

Le tue campagne non portano risultati? Affidati a noi! Ti aiuteremo ad impostare campagne Google Ads che convertono e ad ottenere risultati concreti!

 

Che cosa sono i web crawler e come funzionano?

Che cos’è il crawler di un sito web?

I crawler, chiamati anche “spider” o “bot”, sono una componente vitale del processo di posizionamento SEO. Se vuoi che il tuo sito web sia ben posizionato deve essere indicizzato e, per essere indicizzati, i crawler dei siti Web devono essere in grado di trovare e classificare il tuo sito.

In questo articolo, spiegheremo cosa fa un crawler di siti Web e perché sono importanti.

Immagina Internet come un’enorme libreria carica di contenuti non organizzati, i crawler dei siti sono i bibliotecari di Internet. I crawler sono dei software che scansionano le pagine Web e indicizzano i contenuti utili in modo metodico e automatizzato. I motori di ricerca hanno i propri crawler del sito; ad esempio, Google ha i suoi “bot di Google”. Questi bot, visitano siti Web nuovi o aggiornati, analizzano il contenuto e i metadati e indicizzano il contenuto che trovano. Esistono anche crawler di siti di terze parti che puoi utilizzare per analizzare lo stato di salute del tuo sito Web o il profilo di backlink dei tuoi concorrenti.

Come funzionano i crawler di un sito?

Quando inserisci una query di ricerca in un motore di ricerca e ricevi un elenco di possibili corrispondenze, hai beneficiato del lavoro dei crawler del sito. I crawler del sito sono algoritmi complessi che hanno lo scopo di scansionare e comprendere un grande volume di informazioni. Ma come ottengono queste informazioni?

Ogni crawler esegue 3 azioni:

  • Scansiona il tuo sito web
  • Scansiona i contenuti sul tuo sito
  • Visita i link (URL) sul tuo sito

Tutte queste informazioni sono memorizzate su un enorme database e indicizzate in base alle keyword e alla loro rilevanza. Google assegna quindi i primi posti ai contenuti migliori, più affidabili, più accurati e più interessanti mentre tutti gli altri vengono rimescolati nell’elenco. Dunque è importante riuscire a posizionarsi sui motori di ricerca ma soprattutto fare in modo che i crawler riescano a trovare il tuo sito web! Se gli spider non analizzano un sito, non sarà possibile indicizzarlo e pertanto non verrà mostrato tra i risultati di ricerca. Infatti, se il tuo sito non viene sottoposto a scansione, non avrai alcuna possibilità di indirizzarvi traffico organico. Per questo motivo, è fondamentale che il tuo sito web non blocchi i crawler affinché riceva traffico organico dai risultati delle ricerche. 

Desideri analizzare il tuo sito web ma non sai a chi rivolgerti? CONTATTACI!

Clicca sul banner per scoprire di più!

E-commerce marketing: le strategie da applicare per far decollare la propria azienda

Come impostare una strategia di E-commerce marketing?

Le strategie di marketing per e-commerce fanno riferimento ai modi in cui puoi promuovere la tua attività online attraverso i vari canali di marketing e a tutti gli strumenti che puoi utilizzare per aumentare la visibilità e le vendite del brand. Per impostare una valida strategia di e-commerce marketing è necessario prima di tutto conoscere e analizzare il settore, il mercato e i principali concorrenti. In questa prima fase è importante capire quali sono i tratti distintivi della tua azienda, e quindi identificare la tua Unique Value Proposition. Successivamente, è importante capire a chi ci si rivolge, cercare di comprendere interessi, gusti, preferenze e come si comportano le nostre buyer personas. Infine, attraverso uno studio approfondito, bisogna identificare i canali di marketing più adatti per la tua strategia.

Tra i canali più utilizzati per impostare una strategia di e-commerce marketing ritroviamo:

  • Campagne advertising su Google, Facebook, Instagram, Linkedin, Pinterest, YouTube
  • Mail Marketing Automation
  • Affiliate Marketing
  • Upselling
  • Cross-selling
  • Ad-on selling

Come aumentare la brand awareness

Per aumentare la brand awareness si può ricorrere a diversi strumenti. La scelta di uno specifico strumento rispetto ad un altro dipende dagli obiettivi della proprietà e dal target a cui ci si rivolge. Tra i più importanti vi sono:

  • Pinterest e Instagram: sono piattaforme che offrono ricche esperienze visive e CTA diretti. Gli utenti che navigano su queste piattaforme hanno un alto intento di acquisto.
  • TikTok: è la piattaforma ideale per le demo dei prodotti, quindi potrebbe avere senso interagire con TikToker se il tuo potenziale pubblico è attivo su quella piattaforma.
  • E-mail: le e-mail di marketing normalmente hanno tassi di apertura molto bassi. Di conseguenza, è meglio attirare l’attenzione degli utenti all’interno delle e-mail che si è certi che apriranno sicuramente, come ad esempio le e-mail transazionali (e-mail di conferma dell’ordine/della spedizione), poiché hanno tassi di apertura molto più elevati e hanno la capacità di sollecitare acquisti ripetuti.
  • User-generated content: i contenuti generati dagli utenti (UGC) come ad esempio le foto di Instagram o i video di TikTok di un cliente aumentano la fiducia e l’interesse degli utenti.

Segmentare i clienti per offerte più mirate

L’utilizzo di dati segmentati può aiutare il tuo brand a fornire messaggi altamente personalizzati con un maggiore potere di conversione poiché più l’offerta è mirata e più sarà alta la probabilità di conversione. Dunque, l’elemento chiave per la crescita dell’e-commerce è la corretta segmentazione e personalizzazione.  

La difficoltà sta nella capacità di comprensione del contesto e dell’intenzione di acquisto del singolo acquirente. Segnali dinamici o modelli comportamentali sul sito possono essere individuati prestando attenzione al tempo di permanenza o al modo in cui gli utenti sono arrivati sul tuo sito. Sebbene questo tipo di dati comportamentali interni non ti aiutino ad automatizzare o personalizzare le tue offerte, ti aiuteranno a capire cosa impedisce ai visitatori del tuo sito di trasformarsi in clienti, eseguire correzioni di bug, inviare suggerimenti e informazioni sulla risoluzione dei problemi al servizio clienti e creare offerte più pertinenti e personalizzate.

Migliorare l’User Experience (UX)

Per ottimizzare la user experience all’interno del tuo sito, è necessario analizzare il comportamento degli utenti e capire quali migliorie apportare per semplificare il processo d’acquisto.

Per garantire una buona UX si devono considerare diversi aspetti:

  • velocità di caricamento delle pagine
  • navigabilità
  • design del sito
  • interfaccia grafica
  • promozioni e offerte

A seguito della definizione della strategia e di un’attenta analisi e ottimizzazione dell’esperienza utente, segue una fase di test per rilevare le performance generate dal tuo E-commerce. Grazie a questo test potrai capire se la strategia che hai scelto di seguire è adatta alla tua attività e alle tue esigenze. Infine è importante misurare il ROAS, monitorarlo e ottimizzarlo.

Il tuo e-commerce non vende? Vorresti capire su quali aspetti focalizzare il tuo e-commerce affinché sia performante? CONTATTACI! Ti aiuteremo a capire quali sono gli strumenti e i canali più adatti per raggiungere i tuoi clienti e massimizzare i tuoi risultati!

Clicca sul banner per scoprire di più!

Sales manago: cos’è e come funziona

Cos’è SALES manago?

SALES manago è un sistema di machine learning che ti consente di individuare i visitatori del tuo sito, profilarli e successivamente attuare delle strategie mirate su ogni singolo individuo.

Grazie a questo strumento, sarà quindi possibile gestire i lead con informazioni sempre aggiornate in maniera automatica e in tempo reale, inviare comunicazioni personalizzate ottimizzando l’esperienza utente e migliorando le conversioni.

Quali sono i vantaggi?

I vantaggi derivanti dall’utilizzo di questa piattaforma sono molteplici, tra i più importanti vi sono:

  • Profilazione degli utenti
  • Gestione delle newsletter
  • Funzione live chat
  • Invio notifiche sms e push
  • Integrazione con cms, ecommerce e social media
  • Omnicanalità: i dati provenienti dal sito, dalla landing page, dai social media, email e app vengono raccolti e integrati autonomamente nel tuo CRM.

Come funziona?

SALESmanago identifica i visitatori del tuo sito, analizza il loro comportamento online e la cronologia delle transazioni. Inoltre, è in grado di riconoscere l’indirizzo IP del visitatore anche nel caso in cui fosse anonimo. Per questo motivo, riesce a formulare comunicazioni personalizzate durante il customer journey utilizzando una varietà di canali di marketing e vendita.

SEGMENTAZIONE

Il sistema segmenta i clienti e li raggruppa in sottogruppi. I contatti verranno automaticamente suddivisi in liste di contatti e integrate con il CRM. È possibile selezionare il tipo di evento che si intende tracciare e l’azione che verrà compiuta al compimento dell’evento stesso.

La segmentazione può avvenire in base a:

  • Attività svolte dai clienti: compilazione di un form, acquisto effettuato.
  • Interesse dimostrato nei confronti di una promozione
  • Tempo trascorso in una specifica sezione del sito
  • Reazione alle campagne di marketing

MONITORAGGIO

Rispetto a Google Analytics, il sistema di tracciamento di SALESmanago restituisce un quadro più dettagliato delle azioni compiute degli utenti. È possibile dunque comprendere quali sono le attività di marketing più efficienti e individuare le aree in cui è più conveniente investire. Esempio: se un utente vede il tuo annuncio su Google, entra sul tuo sito, esce e in un secondo momento effettua una ricerca e acquista sul tuo sito, Analytics segnalerà la conversione come organica ma in realtà la vendita è stata innescata da una campagna Google Ads. SALES manago invece, è in grado di tracciare tutti i passaggi e sarà più semplice per te capire da dove proviene quel lead e ricostruire tutto il percorso che ha seguito.

Vorresti utilizzare anche tu la Marketing Automation per promuovere efficacemente la tua attività e dare un boost al tuo business? CONTATTACI SUBITO!

15 consigli per migliorare il ranking di un sito sul motore di ricerca

Come migliorare il proprio posizionamento grazie alla SEO?

L’ottimizzazione per i motori di ricerca determina il posizionamento di un sito web nei motori di ricerca come Google. Qualunque sia l’attività che svolgi o che gestisci, una strategia SEO efficace è fondamentale per aumentare la visibilità online, attirare nuovi clienti, far crescere la tua attività e incrementare i profitti.

15 consigli per migliorare il tuo posizionamento SEO

  1. Creare contenuti di alta qualità

    I contenuti devono soddisfare i criteri EAT di Google: competenza, autorevolezza e affidabilità. Creare contenuti di qualità dovrebbe essere sempre una tua priorità.

  2. SEO on-page

    I contenuti non devono essere solo di alta qualità, devono anche essere ottimizzati per i motori di ricerca.

    Scegli una parola chiave principale per la pagina e tre o quattro parole chiave correlate, includi la parola chiave principale nel tuo URL, assicurati che il tag del titolo, la metadescription e l’H1 includano la tua parola chiave principale, varia la struttura del contenuto per renderlo scansionabile (ad esempio, usa H2 e H3 in modo efficace con elenchi puntati), assicurati che i link interni utilizzino un testo di ancoraggio efficace, includi almeno un’immagine. Le immagini rendono il contenuto visivamente più attraente e interessante per i lettori. I file di immagine devono riportare il nome del file di immagine e devono avere la parola chiave primaria come tag alt dell’immagine e titolo dell’immagine. Inserisci collegamenti a siti di alta qualità e link interni per coinvolgere l’utente e mantenerlo ingaggiato sul tuo sito.

  3. Keyword efficaci

    Le parole chiave sono fondamentali per l’ottimizzazione on-page. Quali parole o frasi potrebbero cercare gli utenti che idealmente potrebbero portarli alla tua pagina? Le keyword dicono al motore di ricerca di cosa tratta la tua pagina. Oltre a una parola chiave primaria per ogni pagina, è anche utile avere parole chiave secondarie di supporto, le parole chiave sono importanti anche al di là del contenuto effettivo della pagina web. Dovresti scrivere un title e una meta description per ogni pagina, ad esempio. Questo breve titolo e descrizione della pagina saranno elencati nella SERP.

  4. Back-link utili

    I backlink sono collegamenti ad altri siti Web che indirizzano le persone al tuo sito. Quando il tuo sito web viene costantemente segnalato da altri siti Web di qualità e affidabili, Google riconosce che il tuo sito è attendibile.

  5. Sicurezza

    Per assicurarti che il tuo sito web sia sicuro, usa la crittografia HTTPS. Questo fornisce i certificati SSL del tuo sito, creando una connessione sicura tra la tua piattaforma e i tuoi utenti finali garantirai la protezione delle informazioni che gli utenti potrebbero fornire al sito, come ad esempio le password. Per garantire che il tuo sito Web sia accessibile, è necessario che sia ben codificato. Ciò rende più facile per i bot di Google eseguire la scansione delle tue pagine. L’inserimento di un file “robots.txt” informa i bot dove dovrebbero o non dovrebbero cercare le informazioni del tuo sito, ad esempio. È anche importante avere una mappa del sito, che includa una panoramica di tutte le pagine del tuo sito.

  6. Scansionabilità

    La scansione si riferisce al processo del motore di ricerca di pagine Web nuove o aggiornate. Puoi controllare Google Search Console per vedere quante pagine del tuo sito web sono state scansionate da Google. “Googlebot” esegue costantemente la scansione del Web, cercando e indicizzando le pagine. Googlebot potrebbe non trovare il tuo sito se è stato lanciato di recente, se il design del sito rende difficile la scansione efficace o se la tua policy impedisce a Googlebot di eseguire la scansione. Devi consentire a Googlebot di accedere a qualsiasi file CSS, JavaScript e immagine utilizzato sul tuo sito web. Dovresti anche dire a Googlebot quali pagine non sottoporre a scansione, utilizzando un file “robots.txt” che dovrebbe essere posizionato nella directory principale del tuo sito.

  7. Velocità di caricamento

    I siti Google nelle prime posizioni hanno in media un tempo di caricamento inferiore a 3 secondi. Per i siti di e-commerce, 2 secondi sono considerati la soglia di accettabilità. Di conseguenza, è fondamentale migliorare la velocità della pagina. I bot dei motori di ricerca possono stimare la velocità del sito in base al codice HTML della tua pagina. Google attinge anche ai dati dell’utente del browser Chrome per ottenere informazioni sulla velocità di caricamento. Puoi fare diverse cose per velocizzare il tuo sito web, come ad esempio ridurre al minimo le richieste HTTP, minimizzare e combinare i file e usare il caricamento asincrono per i file JavaScript e CSS. Il tempo di risposta del server è un altro problema da affrontare. Un server DNS (Domain Name System) contiene un database di indirizzi IP. Quando qualcuno inserisce un URL nel proprio browser, il server DNS traduce quell’URL nell’indirizzo IP pertinente. È come se il computer cercasse un numero nella rubrica.

  8. Engagement

    I tuoi contenuti dovrebbero coinvolgere gli utenti. Creare contenuti di valore e graficamente accattivanti è la chiave per attirare le persone e coinvolgerle. Utilizza un’architettura del sito chiara che renda semplice la navigazione. Web design di alta qualità, immagini e infografiche interessanti aiutano a mantenere le persone sulla pagina.

  9. Dati strutturati  

    Il markup dello schema, o dati strutturati, è un tipo di microdati di back-end che indica a Google come classificare e interpretare la pagina. Questi dati aiutano il motore di ricerca a determinare il tipo di pagina, ad esempio una ricetta o un capitolo di un libro. I dati strutturati dovrebbero essere pertinenti, completi e specifici.

  10. Autorità del sito

    L’autorità di un sito Web prevede essenzialmente quanto bene un sito Web si posizionerà nei risultati di ricerca di Google. È una misura rapida del potenziale SEO di una pagina. I siti web con punteggi più alti hanno maggiori probabilità di posizionarsi più in alto nei motori di ricerca. Quando registri il tuo dominio, tieni presente che ci vuole tempo per acquisire autorità. SEO on-page, backlink e velocità di caricamento sono tutti fattori determinanti.

  11. Mobile friendly

    La maggior parte di tutto il traffico web in tutto il mondo è ora generato dai telefoni cellulari. Google ha dichiarato esplicitamente che l’ottimizzazione per i dispositivi mobili è un fattore SERP. Vuoi creare un sito Web che offra un’esperienza user-friendly sia per gli utenti desktop che per quelli mobili? Punta a un design reattivo ed evita annunci e pop-up che bloccano il testo.

  12. Elenchi di attività affidabili

    Crea una pagina Google My Business per dimostrare che la tua attività è reale e affidabile. Potresti inoltre collegarla alla Ricerca Google e a Google Maps, rendendo più facile per i clienti trovarti sia online che offline.

  13. Utilizzo dei social media

    Essere attivi sui social media è un ottimo modo per aumentare il coinvolgimento degli utenti. La pubblicazione di link a contenuti di qualità su Instagram, Facebook, Twitter, ecc. consente di instaurare un rapporto di fiducia con gli utenti. Determinare su quali piattaforme di social media concentrarsi dipende in gran parte dal pubblico di destinazione, quindi individua sempre prima il tuo target di riferimento e, in un secondo momento, prova a capire su quali piattaforme concentrarti.

  14. Snippet

    Gli snippet in primo piano o “posizione zero” descrivono una pagina e compaiono prima del relativo link, il loro scopo è rispondere ad una precisa query dell’utente e contribuiscono ad aumentare notevolmente il traffico al sito web e a migliorarne il posizionamento. Per comparire in questa posizione è necessario quindi saper individuare un bisogno, una necessità o un’esigenza degli utenti e cercare di soddisfarli con la produzione di contenuti precisi, dettagliati e attinenti all’argomento di interesse.

  15. User-friendly

    C’è un filo conduttore che unisce tutti i punti che sono stati elencati fino ad ora, indipendentemente dal fatto che siano correlati a elementi tecnici di back-end o a contenuti visibili di front-end effettivi. Si tratta di facilità d’uso. Il tuo sito web dovrebbe garantire una buona user experience. Ciò significa affrontare i problemi tecnologici, come i tempi di caricamento, e allo stesso tempo creare contenuti accattivanti che offrano valore agli utenti.

Questi consigli ti sono stati utili? Hai ancora dei dubbi? Se sì, CONTATTACI!

 

Marketing automation: perché è utile al digital marketing?

La marketing automation come parte integrante della strategia di digital marketing

La marketing automation è una disciplina che include diverse attività tra cui:

  • Email marketing
  • Landing page
  • Gestione delle campagne
  • Scoring
  • Lead management
  • CRM integration
  • Social media marketing
  • Marketing analytics

L’obiettivo è quello di consentire ai marketer di avere una visione di insieme di tutte le campagne, semplificare le attività e i processi e massimizzarne l’efficacia nell’ottica di attrarre potenziali clienti e convertirli in clienti soddisfatti e fidelizzati mediante azioni mirate e personalizzate.

Funzionalità e strumenti della marketing automation

I software di marketing automation dovrebbero consentire di:

  • Tracciare le azioni degli utenti che visitano un determinato sito web, registrando le pagine visitate e il tempo di sosta
  • Creare email, landing page e moduli di registrazione
  • Registrare le risposte contenute nei moduli (es. form di registrazione, moduli di sottoscrizione)
  • Gestire le campagne di lead nurturing e quindi inviare email e messaggi in maniera automatizzata in funzione delle azioni e del comportamento degli utenti.
  • Calcolare un punteggio per ogni persona contenuta nel database a seconda dell’attività eseguita.
  • Effettuare attività di report
  • Collegarsi al CRM integrando le informazioni dei lead all’interno del CRM aziendale.

Vantaggi

I vantaggi che le aziende possono trarre dalle attività di marketing automation sono numerosi:

  • Aumento dei tassi di conversione
  • Aumento della produttività
  • Semplificazione dei flussi di lavoro
  • Migliore rapporto con i clienti
  • Migliore risposta alle esigenze di mercato
  • Aumento del ROI

La marketing automation può essere uno strumento utile per migliorare la produttività della tua azienda. Tuttavia, resta di fondamentale importanza mantenere un rapporto costante con i clienti e lasciare che i contenuti e le strategie vengano gestite dalle persone così da non perdere la sensibilità al prodotto, al mercato e al cliente.

Se anche tu vorresti ottimizzare le tue campagne, attrarre nuovi prospect e convertirli in clienti sfruttando le potenzialità della marketing automation, CONTATTACI!

 

Content Marketing Funnel: cos’è e come ottimizzarlo

Che cos’è il content marketing funnel?

Il funnel, o meglio, il marketing funnel è il processo con cui si tenta di convertire un utente in cliente seguendo le logiche dell’Inbound Marketing. Il marketing funnel è suddiviso in 3 fasi: la prima è rappresentata dal Top of funnel (TOFU) e fa riferimento a tutto ciò che contribuisce ad aumentare la brand awareness, segue il Middle of the funnel (MOFU) e rappresenta il momento in cui l’utente manifesta l’intenzione di saperne di più sull’azienda e infine il Bottom of the funnel (BOFU), in cui si concretizza tutto il lavoro che è stato fatto nelle due fasi precedenti e si presenta l’offerta che può spingere l’utente all’acquisto e a diventare cliente.

Come ottimizzare la strategia di content marketing?

Attrarre traffico e generare lead di qualità rappresenta sempre di più una sfida e diventerà sempre più difficile. La pandemia da Covid-19 ha modificato profondamente il nostro approccio alla misurazione delle performance e del content marketing in generale. Attualmente, qualsiasi content creator si trova ad affrontare 3 sfide, correlate con le fasi del funnel di vendita: 

  • Creare contenuti che generino traffico – parte superiore dell’imbuto (TOFU)
  • Coinvolgere la tua audience, mantenere il livello di coinvolgimento della tua audience alto – parte centrale dell’imbuto (MOFU)
  • Generare lead di qualità – parte inferiore dell’imbuto (BOFU)

In questo articolo, ti forniremo dei consigli per ottimizzare al meglio i tuoi contenuti e raggiungere il tuo target di riferimento.

Top of the funnel – analizza i dati per ottenere traffico organico qualitativamente rilevante

Cerca di capire come si comportano gli utenti sul tuo sito web e sulle altre piattaforme. Successivamente, domandati se è necessario rivedere la keyword strategy. Controlla se il volume di ricerca delle tue parole chiave è cambiato. Infine, rivedi il tuo piano editoriale. Preparati a ripetere questo processo mensilmente o addirittura settimanalmente. Non limitarti a guardare solo le parole chiave, cerca di capire il comportamento dei tuoi utenti e distingui il traffico proveniente dalle varie fonti. Ad esempio, gli utenti provenienti dalle Display Ads potrebbero agire in maniera molto diversa rispetto a coloro che ti trovano sul motore di ricerca.

Middle of the funnel – coinvolgi il tuo pubblico con i contenuti

Il livello dell’attenzione degli utenti è sempre più basso e creare dei contenuti che soddisfino la tua audience è sempre più complesso. Risolvere i problemi dei tuoi clienti è importante, ma anche questo potrebbe non essere più sufficiente. Le persone sono alla ricerca di brand in cui rispecchiarsi e con i quali condividere valori e stile di vita. Diversifica i tuoi contenuti e focalizzati sulla user experience, crea contenuti originali, dai spazio alla tua creatività. Successivamente, unisci i dati raccolti dalle diverse fonti e crea una chiara struttura di metriche che utilizzerai per ogni tipo di contenuto e fase di canalizzazione. Ad esempio, alcuni brand creano modelli predittivi o utilizzano analisi avanzate end-to-end per navigare in questo ambiente in continua evoluzione. Infine, inserisci tutti questi risultati nel tuo calendario editoriale e ricordati di analizzare i tuoi contenuti costantemente.

Bottom of the funnel – ottimizza la canalizzazione dei contenuti per generare lead

Analizza i tuoi contenuti e raggruppali in cluster, raggruppa i tuoi post simili sotto argomenti comuni, raccogli i dati di performance del blog e comunica ai tuoi content creator e alle altre parti interessate le informazioni che hai raccolto. In questo modo, potrai ottimizzare il tuo tempo e i tuoi sforzi modificando i contenuti e i temi che non generano risultati. Usa i dati raccolti durante questa analisi per decidere quali lead magnet creare. Ad esempio, se vedi un gruppo tematico di post sul blog che superano costantemente le prestazioni in termini di traffico e lead, potresti voler riutilizzare alcuni di essi in un’offerta di contenuti BOFU. Infine, personalizza i tuoi contenuti, usa le informazioni che hai sul tuo pubblico ed esegui esperimenti A/B per produrre offerte di contenuti segmentati e attirare i tuoi potenziali clienti. Come avrai notato, la crisi pandemica ha cambiato il modo in cui i brand costruiscono le loro strategie di content marketing e misurano i loro risultati. Ciò a sua volta ha aumentato la necessità di fare delle analisi avanzate dei contenuti che possono aiutare a monitorare, analizzare e ottimizzare continuamente le performance nelle diverse fasi di canalizzazione. Per comprendere i tuoi clienti e le loro esigenze, dovrai concentrarti sul percorso olistico dell’acquirente e pensare a possibili contenuti per ogni fase e punto di contatto. Di conseguenza, per ottimizzare la canalizzazione dei contenuti è necessario sfruttare un approccio di marketing basato sui dati.

Hai ancora dei dubbi? Se sì, CONTATTACI! Ti aiuteremo ad elaborare una strategia di data-driven marketing e a raggiungere i tuoi obiettivi di business!

Scrittura B2B: come implementarla?

Come promuovere il proprio brand attraverso la scrittura B2B?

La maggior parte delle aziende utilizza vari strumenti di marketing per promuovere il proprio brand: siti web, blog, testimonianze di clienti, casi studio e post sui social media. Tuttavia, non tutti i testi B2B sono uguali. La qualità dei tuoi contenuti, la strategia che scegli di adottare e le storie che scegli di raccontare possono influenzare la tua immagine e la tua reputazione online e per questa ragione richiedono un’attenzione particolare.

In questo articolo, esamineremo le differenze tra la scrittura B2C e B2B e condivideremo con te alcune tattiche per la creazione di contenuti B2B che ti differenzieranno dalla concorrenza.

Scrittura B2B vs B2C

In genere, sia il copywriting B2B che B2C condividono l’obiettivo di utilizzare contenuti di alta qualità per coinvolgere il pubblico e condurre le vendite. Tuttavia, ci sono molte differenze significative tra i due. Quando scrivi contenuti B2C, in genere, ti rivolgi ad una sola persona. Se vendi abbigliamento femminile, ad esempio, la decisione di acquisto spetta esclusivamente al cliente in target. Con i contenuti B2B, invece, non è così. Potresti rivolgerti a un team o a un’intera azienda composta da persone con posizioni lavorative, dati demografici e priorità diverse. È essenziale quindi avere chiari i tuoi obiettivi di contenuto sin da subito, prima di iniziare a elaborare strategie e scrivere. Inoltre, nella scrittura B2C, se gli utenti apprezzano i contenuti che crei e si sentono coinvolti emotivamente, è più probabile che acquistino il tuo prodotto. Le aziende invece devono essere certe che il prodotto valga il loro investimento e che offri un valore maggiore rispetto ai tuoi concorrenti.

Di seguito elencheremo delle strategie utili che potrai applicare per una scrittura B2B di successo:

  • Pianificazione

è fondamentale avere un calendario editoriale in modo da poter determinare cosa creerai, quando e come adattarlo alla tua strategia generale. Il semplice inserimento del titolo di un post nel tuo piano non è sufficiente. Prima di iniziare a scrivere, è essenziale determinare il target di riferimento e il grado di coinvolgimento di ciascuna parte. Potrebbe essere necessario ricevere l’approvazione dei responsabili di marketing, determinare il tempo di consegna per l’autore, stabilire il tempo per le revisioni e la creazione del progetto grafico e monitorare la situazione del settore tenendo conto degli alti e bassi stagionali.

  • Ricerca approfondita

Per creare contenuti accurati e credibili, ricerca da più fonti e attingi solo da fonti ufficiali. Anche un singolo errore nei tuoi contenuti può far perdere la fiducia alle persone.

  • Struttura e formattazione chiare

La struttura e il formato dei tuoi contenuti devono essere chiari. Se lavori con team di terze parti, prendi in considerazione la possibilità di scrivere riassunti dei contenuti. Un breve riassunto del contenuto specifica esattamente quali sono le informazioni che desideri fornire e consente inoltre al copywriter di comprendere le tue richieste e aspettative sin dall’inizio. Considera come l’argomento possa influire sulla tua strategia quando scegli un formato. Ad esempio, un contenuto tecnico più complesso può funzionare meglio come white paper rispetto a un post sui social media. Concentrati sulla creazione di strutture che abbiano una progressione logica, i contenuti devono essere ben organizzati così come le informazioni. Se gli utenti vedono un enorme blocco di testo non suddiviso in sezioni è probabile che decidano di abbandonare la pagina senza leggerne il contenuto.

  • Visualizzazione 

Includi video, immagini, infografiche e tutorial nei tuoi contenuti, questo renderà le informazioni più fruibili e coinvolgenti e aiuterà gli utenti a comprendere meglio il messaggio. Un’altra strategia che potresti adottare è riutilizzare il contenuto scritto in un contenuto visivo e viceversa. Riproponendo il contenuto esistente, è possibile aumentare il valore di entrambi i formati e condividerli sulle varie piattaforme di social media. Infine, brandizza le infografiche in modo tale da rendere maggiormente riconoscibile il tuo brand.

  • Qualità dei contenuti

La tua reputazione dipende non solo da ciò che scrivi, ma da come lo scrivi. Se non è chiaro o, peggio ancora, pieno di errori, potresti danneggiare la tua immagine aziendale e la tua reputazione. Per questo motivo la qualità dei tuoi contenuti ha un impatto diretto sulla tua attività.

  • Ottimizzazione SEO

Tutti i contenuti dovrebbero essere ottimizzati per la ricerca. Come puoi intuire, la concorrenza tra le aziende B2B può spesso essere più alta di quella del B2C. Di conseguenza, devi prestare molta attenzione a curare l’aspetto SEO. Scegli parole chiave per le quali puoi realmente classificarti. A volte è meglio classificarsi tra i primi cinque per 100 ricerche al mese piuttosto che classificarsi a pagina 11 per una parola chiave con 100.000 ricerche al mese. Presta attenzione alle strategie SEO tecniche, vai oltre la ricerca di parole chiave di base e osserva la ricerca locale, vocale e la struttura del sito per migliorare la tua capacità di posizionamento. Lavora sulla costruzione di collegamenti quando possibile, pubblicando post su altri siti potresti ottenere un backlink al tuo sito e aumentare il tuo potenziale di posizionamento nelle SERP.

Hai ancora dei dubbi? CONTATTACI! Ti aiuteremo a centrare i tuoi obiettivi con l’aiuto del Content Marketing e di una buona strategia SEO!

Raccontaci la tua idea,
la trasformeremo in progetto.

Compila il form o chiamaci allo +39 02 89745373