Come impostare una mail del carrello abbandonato
Il carrello abbandonato è uno dei problemi più comuni che gli e-commerce si trovano spesso ad affrontare. Un utente visita il sito web, aggiunge i prodotti al proprio carrello ma non conclude l’acquisto. Le email di carrello abbandonato possono essere uno strumento molto efficace per recuperare le vendite che non sono andate a buon fine.
Ma come impostare le mail? La messaggistica nelle e-mail del carrello abbandonato è abbastanza semplice. Di seguito ti forniremo uno schema della struttura di base:
- Oggetto
- Testo introduttivo
- Articoli rimasti nel carrello
- Offerta o sconto
- Pulsante di pagamento o invito all’azione (CTA)
- Recensioni
- Testo di chiusura
Sebbene questo schema sia utile se stai inviando un’e-mail di carrello abbandonato, potresti prendere in considerazione una campagna ad hoc per le e-mail di recupero del carrello con una serie di e-mail automatizzate. In questo caso, dovresti attivare un workflow e capire quali azioni attuare a seguito di ogni trigger.
Creare un workflow
Il nostro consiglio è quello di seguire una sequenza di tre email per tentare di riconquistare i clienti e testare varie tattiche per aumentare il tasso di recupero del carrello. Per impostare un workflow del carrello abbandonato, potresti seguire questo schema:
Email 1: Promemoria carrello (inviato poche ore dopo l’abbandono del carrello)
Email 2: Follow-up (inviata qualche giorno dopo)
Email 3: Sconto promozionale (inviato pochi giorni dopo l’email due)
Se un cliente dovesse recuperare il carrello subito dopo la prima mail, è inutile inviare le altre due. Dunque, utilizza un trigger obiettivo così da evitare che chi completa l’acquisto riceva email irrilevanti. Inoltre, una volta che il cliente avrà recuperato il carrello, il contatto diventerà cliente e potrai utilizzare i dati personali per inviare mail personalizzate con offerte e opportunità di upselling e cross-selling.
Best practice
Sia che tu invii un’e-mail o implementi una campagna, ci sono alcune best practice da tenere a mente quando pianifichi un’e-mail di carrello abbandonato. Per esempio:
- Tempistica: invia le e-mail del carrello abbandonato entro poche ore dall’abbandono del carrello da parte di un cliente. Ad esempio, se qualcuno non completa l’acquisto, potresti inviare un’e-mail di carrello abbandonato da tre a cinque ore dopo che ha lasciato il tuo sito senza completare un acquisto.
- Personalizzazione: le email del carrello abbandonato devono essere personalizzate in base al cliente a cui le stai inviando includendo gli articoli che sono stati lasciati nel carrello e indirizzandoli per nome.
- CTA: l’e-mail del carrello abbandonato dovrebbe incoraggiare i clienti a completare l’acquisto. Ad esempio, l’invito all’azione potrebbe essere qualcosa come “Acquista ora” o “Vai al mio ordine”.
- Copywriting: il copy deve essere conciso, semplice ma avvincente. Un ottimo copywriting è abbastanza interessante da invogliare qualcuno a completare il proprio acquisto.
- Riga dell’oggetto: la riga dell’oggetto dovrebbe essere abbastanza interessante da indurre le persone ad aprire l’e-mail. Ad esempio, l’utilizzo di qualcosa come sconti, umorismo o domande potrebbe incuriosire il cliente abbastanza da fare clic. Se desideri includere un’offerta promozionale, la riga dell’oggetto potrebbe essere qualcosa come “20% di sconto su tutti gli acquisti”.
Indubbiamente ci sono molti approcci diversi all’e-mail del carrello abbandonato. Ti suggeriamo di fare degli A/B test per vedere cosa funziona per il tuo pubblico. Preferiscono le email personalizzate? Sconti? Testo umoristico? È importante scoprirlo. Le e-mail del carrello abbandonato aumentano il grado di coinvolgimento dei tuoi clienti in ogni punto di contatto fidelizzandoli.